Esiste uno scarto tra le risorse spese dal sistema sanitario della Regione
Sardegna per la
salute mentale, di molto inferiore rispetto alla media nazionale, e la dotazione di personale, superiore a quella del resto del Paese. È la denuncia portata all'attenzione dell'Aula della Camera da Romina Mura del Pd in un'interrogazione rivolta al ministro della Salute Roberto Speranza (3/01136). La deputata del Partito democratico, richiamando la ricerca della Società italiana di epidemiologia psichiatrica "Salute mentale in Italia. La mappa delle disuguaglianze", sottolinea in particolare la fragilità della rete sarda in sostegno dei cittadini affetti da patologie psichiatriche: la Regione spende il 21,4% in meno rispetto alla media nazionale, per un totale di 59,4 euro pro capite. Questo fa sì che, per ogni 100mila abitanti, ci siano 1,1 strutture territoriali, 6,5 posti letto ospedalieri, 38 posti residenziali, 16 semiresidenziali. Anche le prestazioni offerte sono inferiori alla media (-44,8%) a fronte di un numero di pazienti trattati più alto rispetto al resto del Paese. Per queste ragioni la Mura chiede al ministro Speranza di promuovere iniziative che garantiscano a tutti i cittadini sardi i livelli di assistenza previsti dalla legge.
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