Il presidente del Senato Pietro Grasso ha rassegnato le dimissioni dal gruppo parlamentare del Partito Democratico e, ai sensi del regolamento, sarà iscritto d'ufficio al gruppo Misto.

Lo si legge in una nota stampa del Senato.

La decisione arriva proprio nel giorno in cui a Palazzo Madama è stata approvata la legge elettorale Rosatellum Bis sulla quale il governo di Gentiloni ha posto cinque questioni di fiducia.

LE REAZIONI - "La settimana scorsa gli avevo chiesto a nome del partito di candidarsi in un collegio da lui scelto alle prossime elezioni politiche. Mi ha detto che doveva pensarci, ma non ho mai avuto l'impressione di una sua distanza dal Pd", ha commentato a caldo il presidente del gruppo Pd al Senato, Luigi Zanda.

Il democratico ha poi aggiunto: "Per quanto mi ha detto, il senatore Grasso si è dimesso dal gruppo del Pd principalmente perché non condivide la linea politica del partito e, in particolare, le decisioni sulla legge elettorale. Mi ha detto che se non fosse stato presidente del Senato e avesse dovuto votare, non avrebbe votato né la legge né la fiducia sugli articoli".

Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle ha definito la decisione di Grasso "clamorosa" sostenendo che "anche lui si è reso conto che questo partito ha portato avanti manovre da golpisti istituzionali". Anche il senatore grillino Vito Crimi ha commentato la scelta del presidente del Senato, criticandolo: "Grasso ha lasciato il Pd? Forse poteva farlo prima. Forse poteva fare qualche gesto un po' più importante, come abbiamo più volte detto. Oggi è tardivo. Troppo tardivo".

Parole di stima invece dal coordinatore di Mdp, Roberto Speranza, che ha dichiarato: "Rispetto profondamente la decisione di lasciare il gruppo del Pd dopo le ultime gravissime scelte compiute. La politica ha oggi più che mai bisogno di buoni esempi".

(Redazione Online/F)
© Riproduzione riservata