Nemmeno una 'toga rossa' compone il collegio della Sezione Feriale della Cassazione che il prossimo 30 luglio si occuperà del ricorso dell'ex premier Silvio Berlusconi contro la condanna per frode fiscale a quattro anni di reclusione (tre condonati) e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Nessuno dei cinque 'ermellini' è noto per simpatie sinistrorse. Anzi chi conosce bene i componenti non esita a definirli come dei giudici di stampo 'conservatore', a partire dal presidente del collegio, Antonio Esposito, padre del pm milanese Ferdinando Esposito - e fratello dell'ex Procuratore generale della Suprema Corte Vitaliano Esposito - salito alla ribalta delle cronache per le sue cene con Nicole Minetti.

Una frequentazione finita sul tavolo del Csm per iniziativa del procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati che non gradì i contatti tra il pm e l'imputata del processo Ruby-bis. Nessun trascorso militante nell'area di Magistratura Democratica - o arcipelaghi affini - neppure per il relatore dell'udienza, il consigliere Amedeo Franco, che sarà anche l'estensore delle motivazioni del verdetto, e per gli altri giudici a latere, Claudio D'Isa, Ercole Aprile e Giuseppe De Marzo.

La Procura della Cassazione sarà rappresentata da Antonio Mura, braccio destro del procuratore generale Gianfranco Ciani e uomo di punta di Magistratura Indipendente, la corrente di 'destra' delle toghe della quale è stato anche il presidente. Insomma anche il sardo Mura - uomo ricco di fascino ed eleganza - non è certo una 'toga rossa'.

Per quanto riguarda il sorteggio del collegio, la sua composizione è stata fissata per tutte le udienze del periodo feriale (22 luglio-14 settembre), compresa quella che riguarda Berlusconi, con decreto del Primo presidente Giorgio Santacroce che porta la data del 21 maggio, quaranta giorni prima che il ricorso dell'ex premier approdasse alla Suprema Corte.

Nel decreto è scritto che la Sezione feriale del settore penale "tratterà esclusivamente i seguenti affari": i ricorsi relativi a procedimenti con imputati in stato di custodia cautelare che abbiano rinunciato alla sospensione dei termini o i cui termini di custodia scadano nel periodo feriale o nei 45 giorni successivi, e i "ricorsi relativi a procedimenti per i quali la prescrizione maturi durante il periodo feriale o nei successivi 45 giorni previa ordinanza con la quale è dichiarata l'urgenza del processo".

E' questo il caso del ricorso proposto dalla difesa di Berlusconi per Mediaset e la previsione - fanno notare fonti autorevoli della stessa Corte - smentisce gli avvocati che sostengono che la Sezione Feriale dovrebbe occuparsi solo di detenuti in scadenza termini.
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