Cambio di programma in Consiglio regionale dove la legge ad hoc per la dermatite bovina sarà approvata dopo il via libera all’assestamento di bilancio, quindi in tarda serata.

La necessità di limare fino all’ultimo la leggina sui ristori è la ragione dello slittamento. I capigruppo sono comunque arrivati a una sintesi che prevede uno stanziamento di diciotto milioni per affrontare l’emergenza, quindi cinque in più dei tredici ipotizzati nel testo trapelato stamattina. Diciotto che si aggiungono ai dodici indicati nell’assestamento di bilancio. Trenta in tutto, dunque.

Primo firmatario della leggina, il capogruppo di FdI Paolo Truzzu: «Il tema politico della variazione era legato alla dermatite e alla necessità dei ristori per il mondo dell’allevamento. Ho lottato affinché ci fossero le risorse necessarie, cioè trenta milioni di euro. Speriamo che la Giunta possa dar seguito a quanto deciso e monitorare il protrarsi della malattia per arrivare il prima possibile a risolvere le difficoltà del mondo dell’allevamento».

Secondo il presidente della quinta commissione, Antonio Solinas (Pd), «abbiamo raggiunto finalmente un accordo tra gli schieramenti, abbiamo fatto gli interessi di tutte le aziende agricole e degli allevatori, la gestione dei fondi sarà assegnata all’Agenzia Laore perché è il modo più veloce per poter spendere le risorse. Costituiremo un comitato che dovrà sorvegliare sull’andamento della vaccinazione e degli abbattimenti e la Giunta entro novanta giorni riferirà in commissione sull’attuazione della leggina».

Il capogruppo di Uniti con Todde Sebastian Cocco ha parlato di obiettivo raggiunto, «quello di trovare un provvedimento efficace e immediato, la politica quando si unisce riesce a dare risposte concrete».

Angelo Cocciu (Forza Italia) ha spiegato che «il provvedimento della Giunta non avrebbe raggiunto gli effetti sperati, abbiamo lavorato su una nuova proposta dopo l’ascolto delle associazioni di categoria. Una proposta che ricalca quella dell’opposizione». 

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