Il Movimento 5 Stelle torna in piazza a Roma, questa volta da partito di governo. Almeno 10mila, secondo gli organizzatori, le persone giunte da tutta Italia in piazza Santi Apostoli per la manifestazione contro i vitalizi.

Spuntano diversi cartelli che contestano l'alleanza con il Pd. "O-ne-stà, o-ne-stà" è lo slogan più in voga, ovviamente. Ma spicca anche: "Insieme siamo una forza, no alle alleanze", oltre ai vari cartelli anti-casta.

"Noi siamo qui non contro qualcuno, siamo qui oggi per rivendicare il diritto a essere il M5S. Vedo forti resistenze al cambiamento, l'uncio privilegio che deve avere un parlamentare è quello di essere portavoce dei cittadini. Il Movimento è cresciuto non cedendo mai alle provocazioni, noi andiamo avanti con i nostri valori", dichiara il ministro Alfonso Bonafede.

L'intervento di un Luigi Di Maio acclamato dai militanti, che si dice "commosso" dalle tante presenze, chiama in causa proprio Bonafede: "Noi vogliamo uno Stato in cui gli onesti vanno avanti e i furbi no. Dopo tanti ministri opportunisti, finalmente abbiamo un ministro della Giustizia tutto d'un pezzo e dobbiamo difendere la riforma della prescrizione che dice che non esistono scorciatoie per chi vuole fare il furbo".

Ma è Paola Taverna ad infiammare il popolo grillino: "Guardate questa piazza e decidete se ci siamo o no. La nostra forza non è cambiata, non si può abbattere. Avremo anche perso qualche battaglia, ma ogni volta che combattiamo la vostra forza fa cambiare idea agli altri. Chi vuole il reddito di cittadinanza è dalla parte giusta, chi non lo vuole dice che se sei nato povero devi morire povero. Noi combattiamo ogni giorno per la giustizia sociale".

A chiudere gli interventi il reggente del Movimento dopo le dimissioni del capo politico Luigi Di Maio, Vito Crimi: "Qualcuno ci ha dato per finiti, in fase di spegnimento, pensavano di riprendersi quello che gli era stato tolto. Ma non avevano fatto i conti coi cittadini: nessuno deve toccare quello che abbiamo fatto, dal reddito di cittadinanza alla spazzacorrotti, nessuno deve mettere becco sulla prescrizione".

Si chiude con lo stesso Crimi che parla della "rivoluzione gentile" a 5 Stelle e abbraccia sul palco i ministri Di Maio e Bonafede.

Sotto il palco, molti militanti non vedono di buon occhio l'alleanza con il Pd e con Renzi. E comunque non la vorrebbero per le regionali.

AGGREDITO FILIPPO ROMA - Nella piazza grillina non sono mancati i momenti di tensione. L'inviato de Le Iene Filippo Roma è stato aggredito e insultato da alcuni manifestanti M5S e scortato verso l'uscita di Piazza Santi Apostoli.

"Servo, vai dai tuoi padroni", gli hanno urlato alcuni attivisti.

"La base ce l'ha con me per l'inchiesta sulle firme false e le restituzioni mancate, io faccio inchieste su tutti i partiti", denuncia Roma. "Sono andato con la troupe in piazza per fare un servizio sui vitalizi. Volevo intervistare Luigi Di Maio e Paola Taverna, ma i militanti in piazza mi hanno urlato contro di tutto. 'Lavori per un mafioso', 'Sei un leccacu**, venduto, mafioso'".

(Unioneonline/L)
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