C’è chi vorrebbe l’azzeramento della Giunta e chi potrebbe accontentarsi di qualche cambiamento.

Obiettivo: dare un’impronta politica all’esecutivo “tecnico” guidato dal sindaco Emilio Gariazzo per fare in modo che ci sia un’accelerata nell’attuazione del programma amministrativo.

Sono in tanti a chiedersi se il 2016 sarà l’anno del rimpasto.

Una domanda che sorge spontanea - a metà del mandato amministrativo - soprattutto alla luce del malcontento all'interno della coalizione.

Una necessità di cambiamento che, in più occasioni, è stata manifestata anche pubblicamente: sia con dichiarazioni alla stampa, sia durante gli interventi in Consiglio comunale. L’assemblea civica, peraltro, nell’ultimo periodo del 2015 ha avuto difficoltà a riunirsi (anche in seduta di seconda convocazione) per l’assenza di molti consiglieri della maggioranza.

Le prossime settimane potrebbero, dunque, riservare qualche sorpresa: il sindaco è sollecitato a prendere decisioni in merito.

Già prima di Natale sono iniziati gli incontri di coalizione per fare il punto sull'attività portata avanti dall'amministrazione e sui cambiamenti da apportare nell'organismo di governo.

Gariazzo non sarebbe per nulla propenso ad un azzeramento della sua Giunta e, a più riprese, avrebbe proposto di lasciare al loro posto gli attuali assessori tecnici.

Ovvero: il vice sindaco Simone Franceschi che si occupa di diversi settori tra cui Cultura, Turismo e Spettacolo; Melania Meo all'Ambiente; Barbara Mele ai Lavori pubblici; Alessandra Ferrara ai Servizi sociali e Gianfranco Montis al Bilancio.

La soluzione proposta dal sindaco sarebbe stata quella di allargare l'esecutivo arrivando a 7; Gariazzo, in particolare, avrebbe proposto anche di affiancare gli attuali assessori da due consiglieri cui attribuire altrettante deleghe.

Ma questa soluzione non sarebbe molto gradita ai suoi alleati: secondo indiscrezioni ci sarebbe chi vuole un rinnovamento totale e chi, invece, potrebbe accettare di “salvare” soltanto Simone Franceschi e Barbara Mele.

Il sindaco, nelle occasioni in cui gli è stato chiesto se ci sarebbe stato rimpasto, ha sempre tagliato corto: "Ci sono questioni più urgenti da affrontare".

Bisognerà aspettare qualche settimana, o forse meno, per vedere se le indiscrezioni saranno confermate.
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