Grillo, un bagno di folla in SardegnaPoi scrive una lettera agli italiani
"Se cambia qua in Sardegna non cambiamo solo l'Italia ma anche l'Europa. Partiamo da qui, dalle zone più povere". Così Beppe Grillo ha iniziato il suo comizio elettorale a Cagliari davanti a una folla di ventimila persone in piazza dei Centomila.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Beppe Grillo scrive una sua lettera agli italiani per dire "basta". "Questa commedia deve finire o finirà il Paese. Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli tutti a casa. Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire" scrive Grillo sul suo blog dove incita gli attivisti della Lega. "Se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c'è alternativa".
"L'Italia deve diventare una comunità, nessuno deve essere lasciato indietro. E' intollerabile, inumano, vedere le file di esodati, sfrattati, disoccupati alle mense della Caritas mentre chi ha sprofondato il Paese nella miseria si muove con la scorta, l'auto blu, senza alcuna preoccupazione economica", scrive Grillo secondo il quale "i partiti sono i primi responsabili di questa situazione, hanno occupato lo Stato, lo hanno svenduto, spolpato da dentro". Ora, continua, "queste persone si presentano, grazie ai giornali e alle televisioni che controllano, come i salvatori della patria, proprio loro che l'hanno affossata, usata per i loro interessi". Invece, "l'Italia ha le tasse tra le più alte del mondo, uno dei maggiori debiti pubblici, un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha fatto emigrare in pochi anni un milione e mezzo di ragazzi italiani, diplomati, laureati con il sacrificio dei loro genitori. E' ora di dire basta, questa commedia deve finire o finirà il Paese. Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli tutti a casa. Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire, ma prima devono giustificare il loro eventuale arricchimento". La chiamata alle armi di Grillo è diretta: "Io non chiedo il tuo voto, non mi interessa il tuo voto senza la tua partecipazione alla cosa pubblica, il tuo coinvolgimento diretto, se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c'è alternativa. Usciamo dal buio e torniamo a rivedere le stelle. Lo Stato deve proteggere i cittadini o non è uno Stato, per questo va istituito il reddito di cittadinanza". Poi conclude: "Io sono Stato, tu sei Stato, noi siamo Stato.. Riprendiamoci l'Italia".
LA VISITA IN SARDEGNA - "Sono stato nel Sulcis, mi hanno invitato loro, non ci sono andato come quelli che poi sono scappati in elicottero", spiega il leader del movimento 5 stelle riferendosi alla visita dei ministri economici del novembre scorso. Un filo rosso unisce la piazza di Cagliari con quella del Sulcis, Grillo ne è convinto e ricorda di aver dato una chance agli operai degli appalti Alcoa, da un mese in occupazione in una galleria della grande miniera di Serbariu, a Carbonia: "Appena si chiudono le finestre dell'informazione voi siete morti, noi invece vi diamo la possibilità di mettere una videocamera e mandarvi in streaming in tutto il mondo".
TUTTI VIA - "Cominciano ad aver paura di noi. Questa gente deve andare via, ma prima dobbiamo fargli una piccola verifica fiscale: vedere quanto era il patrimonio di ciascun politico prima di entrare in politica e poi quello quando esce e se non è congruo gli sequestriamo i beni come si fa ai mafiosi".
GLI INGLESI - "Mi vergogno di vivere in questo paese. E' notizia di oggi che in Inghilterra un componente della Camera dei Lord si è dimesso perché si è scoperto che non aveva pagato una multa quindici anni fa".
LA CONTESTAZIONE - Hanno acceso due torce rosse ed hanno esposto uno striscione con la scritta 'Grillo apre ai fascisti noi no': la contestazione è arrivata in piazza dei Centomila a Cagliari da un gruppo di giovani antifascisti che bocciano ogni possibile apertura del movimento a Casa Pound. "Non contestiamo il politico in quanto tale - spiegano - ma solo le sue parole che sono inaccettabili".
NEL SULCIS - "Dovete uscire immediatamente da qui, dovete pensare alla famiglia". E' l'invito che Beppe Grillo ha rivolto agli operai delle imprese d'appalto dell'Alcoa, che da un mese occupano una galleria della Grande Miniera di Serbariu. Al suo arrivo nel Sulcis, Grillo è stato accolto da applausi e ha indossato un caschetto donatogli da un operaio in cassa integrazione. "Non sono qui per fare promesse - ha detto Grillo - ma vi garantisco che se vinciamo mandiamo tutti a casa. Vi hanno rovinati 20 anni di politica marcia".
LA PIAZZA - "Anche qui a Carbonia la piazza è piena di gente, siamo in migliaia, ma per la questura saremo in 400. Ieri a Sassari c'erano 20 mila persone, ma i giornali continuano a fare finta di nulla e pubblicano foto delle piazze vuote prima che inizi il comizio". Lo ha detto Beppe Grillo, con il caschetto da operaio in testa (che gli era stato donato dai lavoratori in cassa integrazione del Sulcis poco prima nella galleria occupata della Grande Miniera di Serbariu) durante il suo intervento nell'Anfiteatro di piazza Marmilla a Carbonia. "Riempiamo le piazze ma siamo anche in diretta streaming sulla Rete - ha aggiunto Grillo - in questo momento ci stanno seguendo milioni di persone. E abbiamo anche fatto le elezioni online - ha concluso il leader del Movimento 5 stelle - senza spendere un euro".
IN SARDEGNA A NUOTO - " Mi sto allenando... Conosco la Sardegna, ci vengo in vacanza da tanti anni - ha aggiunto Grillo - ma non conoscevo questa zona. Grazie per l'accoglienza e per questa splendida coreografia (un anfiteatro gremito da migliaia di persone nel centro di Carbonia) è la serata più bella che abbiamo fatto. Non vi prometto nulla, che toglieremo l'Imu e tante altre cose le abbiamo già detto, ma ribadisco che manderemo tutti a casa".
QUOTE ROSA - "Le donne candidate in politica sono poche, noi le abbiamo messe tutte come capolista e così in Parlamento ci sarà il 55% di donne, il che significa più degli uomini. Le nostre candidate - ha aggiunto Grillo - non sono donne con sederi di gomma e tette di silicone, ma sono professioniste e madri di famiglia. Io per esempio in Liguria ho votato una insegnante madre di tre figli".
IL DOCUMENTO DEI "FIGLI DELLA CRISI" - In Sardegna e in particolare nel Sulcis Iglesiente i principi fondamentali della Costituzione Italiana "son caduti nell'oblio e non solo non vengono garantiti i diritti riconosciuti, ma allo stesso tempo lo Stato viene meno al compito di rendere possibile ai cittadini adempire ai doveri legati a tali diritti, come quello di contribuire al benessere dello Stato". Eccoli i giovani del Sulcis figli dei cassintegrati di una delle province più povere d'Italia che si rivolgono al leader del Movimeto 5 Stelle.
L'URLO ALLA FOLLA - "Non sono venuto qui per chiedervi il voto, se volete votare il nostro movimento fatelo pure, oppure votate Casini che vi dà fiducia. Si rischia se sei iscritto nel Movimento 5 stelle, ho sentito di gente che viene emarginata nei posti di lavoro, ma noi siamo disposti a rischiare per cambiare questo Paese".