La condanna più pesante è stata inflitta all'ex presidente Antonio Biancu: due anni e 3 mesi di reclusione. Altri 24 ex consiglieri del centrosinistra della XIII legislatura sono poi stati condannati a pene che oscillano tra un anno e 4 mesi e due anni, un mese e 15 giorni.

Si è chiuso così, davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Cagliari, il processo nato dall'inchiesta per peculato che ha coinvolto alcuni esponenti anche di spicco del centrosinistra che sedevano in Consiglio regionale tra il 2004 ed il 2009. Dopo le sentenze che hanno riguardato gli altri gruppi consiglieri, oggi il collegio presieduto dalla giudice Tiziana Marogna (a latere Elisabetta Patrito e Luca Melis) ha inflitto 25 condanne, dichiarando anche prescritti buona parte dei reati per tutti gli imputati. Cadono del tutto le accuse, sempre perché prescritte, nei confronti di Francesco Sabatini e Giammario Uggias, mentre erano già stati stralciati e dichiarati estinti i reati per Renato Cugini e Siro Marrocu.

Oggi, dopo una camera di consiglio durata oltre quattro ore, i giudici hanno condannato come detto a 2 anni e 3 mesi l'ex presidente Antonio Biancu. Condanne a 2 anni per Mariuccia Cocco, Giuseppe Cuccu, Giovanni Giagu, Giovanni Battista Orrù, Elia Corda, Alessandro Frau, Stefano Pinna e Chicco Porcu. Ancora due anni, un mese e 15 giorni a Ignazio Antonio Calledda, Angelina Corrias, Vincenzo Floris, Silvio Lai, Giacomo Spissu, Nazareno Pacifico, Salvatore Mattana, Giuseppe Matteo Pirisi e Franco Sanna. Due anni e 15 giorni di reclusione, invece, sono le condanne disposte per Simonetta Sanna, Carmelo Cachia, Gavino Manca, Giovanni Tocco, Tarcisio Agus e Beniamino Scarpa. Infine è stato condannato a un anno e 4 mesi Gian Luigi Gessa. Oltre che al presidente Biancu, il pm Marco Cocco aveva chiesto la condanna a 3 anni e mezzo per Giuseppe Cuccu e Chicco Porcu, ribadendo per tutti gli altri una richiesta di 2 anni e 2 mesi.

Tutti gli imputati erano esponenti della Margherita, molti dei quali passati poi al Pd con ruoli di spicco, Socialisti, Progetto Sardegna e Idv. Per tutti la sentenza ha disposto la sospensione condizionale della pena. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni, poi i difensori potranno ricorrere in appello anche se i restanti reati per tutti si prescriveranno tra il prossimo mese di novembre e gennaio 2023.

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