Finanziaria, da Todde nuovo appello a Giorgetti sulla vertenza entrate: «Lo Stato ci deve 1,7 miliardi»
Vertice di maggioranza con tutti i rappresentanti del Campo largo: “manovrabili” solo 300 milioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Oltre dieci miliardi di euro e soli 300 milioni di massa manovrabile. Questi i numeri della Finanziaria 2026 che dovrebbe essere approvata nei tempi, quindi entro il 31 dicembre, e oggi al centro di un vertice di maggioranza con tutti i consiglieri del Campo largo a confronto con l’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni e con la presidente della Regione Alessandra Todde.
Per il momento, sembra preclusa la possibilità di aumentare la massa manovrabile. Meloni ha parlato di «una situazione non semplice rispetto alle entrate, non ci sono nuovi margini. C’è un nuovo incremento che dobbiamo utilizzare tutto nell’adeguamento del fondo sanitario regionale conseguente a quello del fondo nazionale». Per questo cresce l’attesa per la convocazione del tavolo con il governo nazionale finalizzato alla soluzione della vertenza entrate da 1,7 miliardi di euro, e che alla Sardegna potrebbe portare intorno al miliardo di euro. La Regione spera in un accordo a breve, così da poter programmare nuove risorse già nella manovra 2026.
«La Sardegna vanta un credito di circa 1 miliardo e 700 milioni di euro – ha ricordato Todde – risorse che non sono state riconosciute negli ultimi anni. Abbiamo chiesto un incontro al ministro Giorgetti - l’ho anche risentito nei giorni scorsi - per chiarire quante di queste somme potranno essere utilizzate già nella prossima manovra e, soprattutto, per superare un meccanismo che da troppo tempo blocca i fondi spettanti alla nostra Regione nelle maglie dello Stato centrale».
La presidente ha poi annunciato che è stato predisposto un documento articolato di richieste, che comprende anche la revisione dei tetti di spesa del 2009, ormai superati e non più adeguati alla realtà economica e istituzionale di una Regione a statuto autonomo come la Sardegna.