Domusnovas, passa la proroga di un anno alla partecipata Domuservizi
Bagarre in aula sulle interrogazioni della minoranzaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nervi tesi nella seduta di Consiglio Comunale di oggi, in cui venivano proposte nuovamente due interrogazioni della minoranza già saltate due volte, con annesse polemiche, per l'assenza di chi le aveva presentate.
Anche stavolta l'opposizione si presenta a ranghi ridotti (2 su 5 i presenti) ma dà battaglia con Fabrizio Saba, ProDomusnovas, a partire dalla revisione delle partecipate comunali (Domuservizi e Domusacqua) chiedendo i motivi che hanno impedito, finora, la soppressione della prima e l'assunzione del personale nella seconda, come più volte annunciato dalla maggioranza: "Avete portato lo stesso atto nel dicembre 2017, cosa avete prodotto finora?".
Parla di "scelta fatta dalla quale non si torna indietro" il sindaco Massimo Ventura, spiegando che i ritardi nella fusione "sono dovuti a un contenzioso sulla liquidazione spettante ai due soci della partecipata (oltre al Comune) che devono uscire dalla società prima della fusione".
Ad allungare i tempi anche il piano di rientro dei crediti della Domusacqua.
"Ma ora occorre solo attendere che la burocrazia faccia il suo corso", rassicura Ventura.
La spiegazione non soddisfa Saba, che vota contro.
Collegata al discorso precedente la proroga, per un anno, all'attività della Domuservizi, che passa all'unanimità, consentendo alla partecipata di continuare a occuparsi del cimitero comunale, delle pulizie di Comune e cortili scolastici e dei cantieri di pulizie gestiti da lavoratori svantaggiati.
"Potremmo sbloccare il discorso anche prima di un anno - avverte il sindaco - ma non aveva senso procedere con piccole proroghe di due mesi".
La bagarre scoppia con la prima interrogazione, protocollata in maggio dall'intera minoranza in riferimento a un problema idrico di allora.
"Chi porta un'interrogazione poi si presenta in aula", accende la miccia Ventura alludendo alle assenze precedenti della minoranza.
Fabrizio Saba replica a muso duro che "era necessario rispondere subito in quanto si trattava di un problema contingente lamentato dai cittadini e che non aveva senso discuterlo dopo mesi".
I nervi sono tesi, i toni alti: vola qualche parola di troppo e Saba sembra pronto a lasciare l'aula incalzato dal sindaco.
Poi i nervi si distendono, la discussione riprende con Ventura che spiega le cause del problema accogliendo anche un suggerimento dello stesso Saba per evitare inconvenienti futuri.
Non si discute la seconda interrogazione (ritardi nell'applicazione della Legge 162) per l'assenza del proponente Stefano Soru, Aria Nuova.
Ventura risfodera il piglio battagliero annunciando che non verrà più portata in Consiglio: "Il Consigliere Soru sarà pure assente per motivi personali ma è la terza volta che manca all'esame di un documento da lui stesso proposto e c'è un limite a tutto".