Di Maio annuncia la svolta M5S: "Via il tetto dei due mandati nei Comuni, io capo per 4 anni"
Dopo la disfatta alle regionali in Sardegna, il Movimento è pronto a darsi nuove regolePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Oggi si apre ufficialmente "la discussione all'interno del M5S e con i cittadini italiani per la riorganizzazione del Movimento e per essere forti alle amministrative".
Lo ha annunciato Luigi Di Maio, all'indomani della batosta elettorale in Sardegna, spiegando che il Movimento ha bisogno di rinnovarsi e darsi nuove regole.
Una riorganizzazione che "non sarà calata dall'alto", ha detto il politico campano, ma che sarà ratificata con un voto sulla piattaforma Rousseau.
"Dal 2009 gli strumenti di cui ci siamo dotati sono stati fondamentali per spargere il verbo, come diceva Beppe Grillo - ha affermato il vicepremier - e ci hanno permesso di far arrivare il nostro messaggio a milioni di persone in tutta Italia. Ora è necessario dotarci di altri, nuovi strumenti che ci consentano di radicarci e di coordinarci meglio".
Il leader politico del M5S ha dunque annunciato i cardini del nuovo corso: il "dialogo con vere liste civiche, non ammucchiate", la fine della regola del doppio mandato per i consiglieri comunali e la richiesta di un contributo agli iscritti.
"Fare il consigliere comunale non si può pensare sia un privilegio, lo dico in generale non solo per M5s. Oggi un nostro eletto in un comune è presidio di legalità e lotta contro i privilegi e contro la gestione disinvolta dei comuni. Dobbiamo discutere nuove regole: ad esempio affinché il secondo mandato non valga come tale in modo che possano pensare di candidarsi al Parlamento e al consiglio regionale", ha spiegato Di Maio.
LA RESA DEI CONTI NEL MOVIMENTO - Dopo i risultati deludenti alle regionali in Abruzzo e Sardegna (dove non è andato oltre il 9,7%), sembra essere in atto una resa dei conti all'interno del Movimento 5 Stelle.
A essere messo in discussione - in particolare dalla fronda dei "dissidenti" guidata da Paola Nugnes - è il capo politico Di Maio, che secondo alcuni sarebbe il principale responsabile dei risultati negativi delle due elezioni locali.
"La base è stata messa da parte. La leadership di Luigi Di Maio certamente va rimessa in discussione", ha detto la senatrice.
Ma il capo politico ha chiarito: "Il mio ruolo dura altri quattro anni, fino ad allora il leader sono io".
Secondo quanto riporta il "Corriere della Sera", inoltre, dopo lo spoglio dei voti nell'Isola, una decina di parlamentari del Movimento avrebbe partecipato a una "cena segreta" a Roma, con al centro il tema della comunicazione.
Limitare al massimo interviste e dichiarazioni, sarebbe il messaggio uscito dall'incontro.
Da Catania, dove Beppe Grillo ha tenuto ieri sera il suo show, si parla di tensioni tra il garante dei pentastellati e il leader politico del Movimento.
Durante lo spettacolo il fondatore del M5S ha ironizzato: "Siete in dissesto, anche Roma è in dissesto. Con chi devo prendermela, con Di Maio?".
I detrattori chiedono al comico genovese di intervenire.
(Unioneonline/F)