Decadenza Todde, la revoca di Fercia in Parlamento. Pittalis (FI): «Grave togliergli l’incarico»
I deputati sardi di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno presentato un’interrogazione urgente al Ministro della GiustiziaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La decisione interna al Collegio Regionale di Garanzia Elettorale sulla decadenza della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, esplode in Parlamento.
I deputati sardi di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno presentato un’interrogazione urgente al Ministro della Giustizia, denunciando «gravi irregolarità e forti preoccupazioni» nella gestione del contenzioso relativo alle ultime elezioni regionali e chiedendo accertamenti ispettivi immediati.
Nel mirino c’è appunto la presidente Todde, sanzionata dal Collegio per violazioni della legge sulla trasparenza delle spese elettorali (legge 515/1993). Tra le irregolarità contestate: l’assenza del mandatario elettorale, il mancato utilizzo di un conto corrente dedicato e l’impiego di un rendiconto riferibile a un comitato terzo. Una situazione che, secondo i parlamentari, impedisce di ricostruire con precisione le spese della campagna.
Ma il passaggio più critico riguarda una scelta procedurale interna al Collegio: la revoca, senza motivazione, del mandato all’avvocato Riccardo Fercia, difensore dell’organo nei giudizi in corso, anche davanti alla Corte costituzionale. L’atto porta la firma del nuovo presidente facente funzione, Massimo Costantino Poddighe.
Secondo i deputati, si tratta di una decisione anomala, che ha lasciato il Collegio privo di una difesa tecnica proprio mentre si discutono passaggi decisivi. A complicare il quadro, il legame personale tra Poddighe e Marcella Marchioni, nominata dalla Giunta Todde prima alla Direzione dei Servizi Finanziari, poi come Segretario Generale della Regione: i due risultano conviventi.
Un possibile conflitto d’interessi, secondo l’opposizione, che «mina l’autonomia e l’indipendenza della magistratura» e che rende necessario un intervento diretto del Ministro Carlo Nordio. L’interrogazione, infatti, chiede di valutare responsabilità disciplinari e l’attivazione di ispezioni ministeriali alla Corte d’Appello di Cagliari.
Di seguito l’interrogazione integrale presentata al Ministro della giustizia dagli Onorevoli: Pittalis, Mura, Giagoni, Calderone, Costa, Bellomo, Deidda, Lampis, Polo.
Il 20/12/2024 il Collegio Regionale di Garanzia Elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari, presieduto dalla dottoressa Gemma Cucca, ha deliberato l’ordinanza ingiunzione di pagamento di una sanzione pecuniaria a carico della Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in relazione a gravissime violazioni delle disposizioni di cui alla legge n.515/1993, ed in particolare in relazione alla mancata nomina del mandatario elettorale, alla mancata apertura di un conto corrente dedicato, ed alla presentazione di un rendiconto altrui, non riconducibile ad un candidato o al partito della lista di appartenenza, ma al Comitato elettorale del M5S, che il sen. Licheri dichiarava alla Corte dei Conti essere intervenuto «a favore non solo della candidata presidente, ma di tutti i candidati della lista M5S e dell’intera coalizione», con la conseguente impossibilità di ricostruire le entrate e le spese individuali della candidata Todde e la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari in relazione alle dichiarazioni dalla stessa depositate, in quanto autocertificazioni antinomiche, la prima attestante contributi e spese mediante il rendiconto del Comitato, la seconda attestante l’opposto per essersi avvalsa di materiali e mezzi propagandistici messi a disposizione del partito nelle cui liste si è candidata (il Movimento 5 stelle e non il Comitato elettorale); avverso detta ordinanza ha proposto opposizione, avanti il Tribunale civile di Cagliari (n. 477/2025 R.G.), la Presidente Todde ed è stato sollevato, ad iniziativa della Regione Sardegna, conflitto di attribuzioni avanti la Corte costituzionale (n. 2/2025); il 3/4/2025 il Collegio ha deliberato, ex art. 7, d.lgs. 165/2011, l’affidamento in house, a titolo gratuito e con esclusione del rimborso delle spese di eventuali trasferte, della propria difesa tecnica, sia davanti al Tribunale di Cagliari che avanti la Corte costituzionale, al Prof. Avv. Riccardo Fercia, componente del medesimo organo di garanzia;
il 13/4/2025 la Presidente Cucca ha lasciato l’incarico per collocamento a riposo e alla stessa è subentrato, in qualità di Presidente ff., il dott. Massimo Costantino Poddighe il quale, unitamente ad altri componenti il Collegio elettorale di garanzia, deliberava, il 2/5/2025, la revoca del mandato difensivo al Prof. Avv. Fercia, senza neppure sostituirlo, sia nel giudizio davanti al Tribunale civile, che a quello davanti alla Corte costituzionale; appare di straordinaria ed inaudita gravità l’aver privato, del tutto immotivatamente, detto organo della necessaria difesa tecnica, ove si consideri che non è consentito –a maggior ragione a quanti ricoprono funzioni apicali giurisdizionali - di vanificare e sopprimere il libero e corretto esercizio del diritto alla difesa dell’Organo che ha rilevato e sanzionato le summenzionate condotte in violazione di specifiche disposizioni della legge 515/1993; peraltro, come è dato evincere dagli scritti difensivi, l’attività del Prof. Avv. Fercia si è limitata a tutelare, sotto il profilo giuridico e fattuale, la legittimità del provvedimento impugnato, a meno che, con la revoca del mandato difensivo, non si sia inteso interferire sull’iter dei contenziosi in corso, in spregio ed in violazione dei principi di terzietà, indipendenza ed imparzialità dell’ordine giudiziario; evidente il conflitto di interessi riguardante il Presidente ff. Poddighe, il quale, secondo quanto è dato sapere dagli esposti del Prof. Avv. Fercia, risulterebbe essere il marito convivente della dott.ssa Marcella Marchioni, nominata dalla Giunta, presieduta dalla ricorrente Presidente Todde, a Direttore Generale dei Servizi Finanziari della Regione e, lo scorso 10 marzo, nominata altresì ad interim Segretario Generale della Regione: -quali iniziative il Ministro intenda assumere, anche tramite l’attivazione dei propri poteri ispettivi, al fine di accertare eventuali responsabilità disciplinari a carico del Presidente ff. della Corte d’Appello di Cagliari nella vicenda descritta in premessa, a tutela della autonomia ed indipendenza della magistratura.