Cancellate tutte le Province dell'Isola C'è il via libera del Consiglio regionale
In poco meno di 15 minuti l'aula approva la modifica dell'articolo 43 dello Statuto proponendo al Parlamento la cancellazione delle Province.Per diventare effettiva la legge dovrà essere confermata dalle Camere in doppia lettura come previsto dalla procedura di revisione costituzionale. Al voto non hanno partecipato i consiglieri del centrosinistra. Dopo il referendum del maggio 2012 che ha cancellato le quattro Province regionali di Olbia Tempio, Ogliastra, Medio Capidano e Carbonia Iglesias aprendo la strada al commissario, insediato anche a Cagliari, ora si arriva alla proposta di revisione costituzionale della Carta statutaria dell'Isola che elimina il termine "Provincia" e rimanda ad una successiva normativa l'organizzazione territoriale degli enti locali in Sardegna. Attualmente la proposta di legge ferma in commissione Riforme prevede che le funzioni, i servizi e il personale dipendente vengano trasferiti ai Comuni, anche in forma associata.
LE REAZIONI DAL PALAZZO - Mario Diana ha sottolineato che "si tratta di un provvedimento di legge non ordinario. Si sta andando avanti per dare una risposta ad un'unica forza politica che è quella dei Riformatori, ma questa modifica passa con grande silenzio".
Secondo Giacomo Sanna, leader del Psd'Az, "nel più assoluto silenzio non viene portata avanti la riforma degli enti locali. I commissariamenti resteranno in piedi sino alla prossima tornata elettorale perché hanno finalità elettoralistiche.
A Sanna ha riposto il consigliere dei Riformatori, Franco Meloni, che ha spiegato: "la legge di riordino è quasi pronta e ci sono già alcuni accordi politici per definire le competenze". "L'abrogazione di tutte le Province dallo Statuto - ha aggiunto assieme al capogruppo Attilio Dedoni - è un grande risultato dei Riformatori ma anche e soprattutto di tutti i sardi che hanno votato per la cancellazione di tutti gli enti intermedi coi referendum. Adesso tocca al Parlamento approvare celermente la riforma dello Statuto cancellando le Province".
Nel frattempo si è appreso che assieme al centrosinistra non ha partecipato al voto anche il consigliere sovranista ex Psd'Az, Paolo Maninchedda.
I lavori dell'Aula sono stati convocati per domani alle 10 per l'esame della leggina sugli ammortizzatori sociali in deroga, mentre questo pomeriggio alle 17:30 è stata convocata la conferenza dei capigruppo.
ELECTION DAY - E anche sul fatto che il presidente della Regione, possa indire election day per il voto alle regionali contestualmente a quello per il Parlamento nazionale ed europeo, posticipando la scadenza della legislatura di sei mesi, si è scatenata in aula la polemica. Proprio su questo punto è andato all'attacco il consigliere di La Base, Efisio Arbau: auspico che "il Parlamento non prenda neanche in considerazione una simile assurdità: la maggioranza proroga la sua scadenza sapendo di non esserlo più tra i sardi. Con una mano sbandiera il taglio della casta locale e con l'altra proroga se stessa".