Quella delle amministrative comunali era una tornata importante anche per testare il peso dell'elettorato del Movimento 5 Stelle che però, stando almeno ai risultati che arrivano dalle grandi città italiane chiamate al voto, si è rivelata quanto meno disastrosa.

Una doccia fredda a Palermo, Genova, Parma, Verona, dove il partito di Beppe Grillo non riesce a "qualificarsi" per il turno di ballottaggio.

A Genova, nella città del leader del Movimento, con quasi la totalità di schede scrutinate, i nomi premiati dalle urne sono quelli di Marco Bucci (centrodestra, 38,80%) e Gianni Crivello (centrosinistra, 33,39%), mentre Luca Pirondini del M5S è indietro, con poco più del 18%, forse anche a causa dell'effetto del "caso Cassimatis", che invece era stata eletta dalla Rete degli attivisti grillini.

"Nessuno può stupirsi: hanno espulso tutti i vecchi attivisti, quelli che avevano lavorato sul territorio e che gli elettori conoscevano, per candidare sconosciuti fedeli allo Staff", ha commentato la stessa Cassimatis. Mentre Bucci parla di "un risultato storico. Ho visto tanti in questi due mesi che si sono innamorati di questo progetto. L'ho visto parlando con le persone".

"In due anni - ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti - abbiamo convinto tante città di questa regione ad aderire a un progetto che deve puntare dritto a essere alternativa a un Renzi logorato e a un Grillo che non ha dato risposte".

Marco Bucci con Matteo Salvini

A Palermo è stato rieletto sindaco Leoluca Orlando, con il 46,1%, davanti al candidato del centrodestra Fabrizio Ferrandelli (31,5%). Ugo Forello (M5S) sconfitto con il 16,26%.

"Il M5S in Sicilia andrà sempre più avanti se alle regionali i partiti si presenteranno imbalsamati, come mummie, con i loro apparatini e simbolini, senza cercare di cogliere un mondo che è cambiato". Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, parlando dei sondaggi che, invece, danno il M5S vittoriosi alle regionali di novembre in Sicilia.

"Io promuoverò con tanti altri una lista dei territori, che è un modo di dire alle forze politiche di provare a sperimentare a livello regionale quello che abbiamo sperimentato a Palermo. A condizione di avere un progetto chiaro, come è stato quello di Palermo".

Anche a Parma il Movimento registra una sonora sconfitta, con Federico Pizzarotti (34,78%) che sale in cattedra e va in vantaggio contro Paolo Scarpa del centrosinistra (32,73) - si sfideranno al ballottaggio - e Daniele Ghirarduzzi che va poco oltre il 3,18%.

"Voglio dire grazie ai parmigiani che hanno creduto in un progetto nuovo, civico e libero", ha commentato il sindaco uscente. "Arrivare al ballottaggio da soli è un risultato storico, che dimostra la forza del nostro gruppo, unito da valori e non dagli interessi", ha scritto su Facebook.

Mentre a Verona Federico Sboarina (centrodestra) corre al ballottaggio in posizione avanzata (29,26%) rispetto a Patrizia Bisinella (Movimento Fare! di Flavio Tosi e liste civiche, 23,54%), che supera Orietta Salemi (centrosinistra), ferma al 22,48%. Il M5S si ferma sotto al 10%, il 9,52, con Alessandro Gennari.

Clamoroso flop a Lampedusa per Giusi Nicolini, sindaco uscente dell'isola siciliana. L'ormai ex primo cittadino, anche senatrice esponente del Partito democratico e premio Unesco per la pace (ottenuto grazie alle sue politiche di apertura verso i migranti), è arrivata terza alle urne con 908 voti. Vince Salvatore Martello della lista "Susemuni" (Alziamoci), che torna sindaco dopo 15 anni.

Giusi Nicolini

GRILLO: "CRESCITA M5S INESORABILE" - Beppe grillo, leader del Movimento 5 Stelle, dà una lettura dei risultati elettorali controcorrente, rifiutando la definizione di débâcle per la performance alle urne dei pentastellati. Questa mattina ha infatti detto che "rispetto al 2012 abbiamo decuplicato i ballottaggi (fu solo uno all'epoca) e siamo cresciuti in tutte le città in cui ci siamo presentati. Risultati - ha aggiunto - che sono indice di una crescita lenta, ma inesorabile". E poi, l'attacco alla stampa: "Tutte le prime pagine dei giornali sono però dedicati al fallimento del Movimento 5 Stelle. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti per la nostra strada"

IL PD - Esulta il Pd: "Il M5S non arriva al ballottaggio in molte città. Aspettiamo i dati reali, ma se questi venissero confermati il dato politico è la sconfitta del Movimento", commenta Matteo Ricci, responsabile enti locali della segreteria.

"Risultati incoraggianti. Andiamo al ballottaggio in molti comuni capoluogo, spesso in prima posizione. Merito dei candidati sindaco che abbiamo sostenuto e del lavoro del Pd e del centrosinistra. Bene nelle grandi città, benissimo la vittoria al primo turno di Orlando a Palermo. Adesso avanti con l'impegno per il secondo turno", dice il coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini.

"Non abbiamo ancora archiviato i #5Stelle in termini di consenso generale, ma risultati #comunali2017 - twitta tranchant Maurizio Gasparri - sono un grande #VaffaDay contro #Grillo".

MATTEO SALVINI - "Se centrodestra unito deve essere, che sia pure, ma a traino Lega", ha affermato il leader del Carroccio. "È evidente: è quel che è venuto fuori dalle urne. Ovunque ci affermiamo, lo facciamo grazie al nostro ruolo determinante. Chi vuole se ne può anche fare una ragione". Poi la chiusa: "Senza di noi non si va da nessuna parte, è questa la realtà".

(Redazione Online/m.c.)
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