L'asse italo-spagnolo per accelerare in vista del rush finale sul Recovery Fund è sancito anche da una foto davanti alla Guernica di Picasso. Giuseppe Conte e Pedro Sanchez si sono visti nel momento più critico per la riuscita dell'intesa sul pacchetto di aiuti anti-Covid, che vede l'opposizione di Olanda e Paesi del Nord.

Il premier punta sulla spinta dei Paesi del Mediterraneo e sulla sponda di Angela Merkel, confermata anche oggi dalla Cancelliera tedesca.

"Il pacchetto va finalizzato entro luglio, solo dopo aver verificato la sua consistenza discuteremo del Mes", è la posizione di Conte, che deve far fronte al pressing del M5S, che sul Mes non sembra voler arretrare.

Ostenta sicurezza il premier, che con Sanchez condivide non solo la linea da tenere a Bruxelles, ma anche i punti principali per il rilancio dopo la pandemia, a partire dalla rivoluzione "green".

I due capi di governo, che hanno guidato i Paesi Ue più colpiti dal Covid, hanno interesse a una nuova stagione di accordi bilaterali: "L'accordo si può e si deve fare entro luglio", spiega Sanchez. "Non possiamo indietreggiare", gli fa eco Conte, forte delle parole della Merkel al Parlamento Ue. "Confido nel coraggio e nella visione politica della Cancelliera, ho l'ottimismo della regione", afferma l'inquilino di Palazzo Chigi.

Poi il chiaro messaggio all'olandese Rutte, che incontrerà venerdì: "Deve contribuire ad una soluzione europea rapida, in gioco c'è il mercato unico da cui l'Olanda trae importanti benefici".

Sul Mes: "Auspichiamo di non usarlo, perché vorrebbe dire che la pandemia è sotto controllo, ma non bisogna vergognarsi ad attivarlo", dichiara Sanchez. "Esamineremo i pro e i contro di ogni strumento", si limita a dire Conte, spiegando che l'unico metro è quello della "convenienza".

(Unioneonline/L)
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