Nove milioni di euro stanziati dalla Regione in favore del Comune di Cagliari per  la raccolta dei rifiuti non domestici ma legati ad attività pubbliche: quelli che generano il fenomeno del “littering”. «Soldi regalati dalla Giunta Todde al sindaco progressista amico, Massimo Zedda». L’accusa arriva dalla consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Cristina Usai.

«Una decisione vergognosa che, arbitrariamente, considera i cittadini di Cagliari come privilegiati a discapito di tutti gli altri sardi e dà uno schiaffo morale ai Comuni virtuosi che rispettano e fanno rispettare le regole, accollandosi i costi della gestione dell’abbandono selvaggio dei rifiuti e delle bonifiche», è l’attacco. 

I fondi sono stati inseriti nella Finanziaria in discussione in Consiglio regionale attraverso un emendamento della Giunta su un  “contributo relativo alla gestione dei rifiuti urbani del capoluogo della Regione”. 

«Oltre a dubitare della legittimità di tale norma, considerato che per legge il costo della Tari deve essere coperto dai versamenti dei cittadini, la relazione della Giunta è fortemente lacunosa», attacca l’esponente meloniana, che prosegue: «I problemi derivanti dal “littering” riguardano tanti altri Comuni, in particolare quelli costieri che durante la stagione estiva subiscono un pesante aumento del carico antropico dovuto alle presenze turistiche». 

In Aula è stato chiesto il ritiro dell’emendamento «in quanto ingiusto e punitivo nei confronti di Comuni e cittadini virtuosi, o in subordine di parametrare un adeguato contributo per tutte le amministrazioni, ma il centrosinistra non ha accettato la nostra proposta. Un ingente regalo generato all'interno della stessa coalizione politica che, come si è ben capito dall'atteggiamento della maggioranza, fa parte di una promessa post elettorale».

(Unioneonline/E.Fr.)

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