Non c’era modo migliore per anticipare la seconda sfida dell’Italia (alle 21 con la Svizzera a Roma), che godersi una serata con due sole partite, ma del girone (F) con la maggiore qualità, non a caso definito “di ferro”. Portogallo (campione in carica), Francia (campione del mondo) e Germania (la più titolata in campo europeo) hanno debuttato senza deludere. Certo, c’è stato chi ha fatto di più e meglio, la Francia ha vinto in Germania mostrando una certa superiorità, il Portogallo ha faticato ma nel finale ha tirato fuori dal taschino CR7, che ha regalato al mondo e alla fantastica platea dell’ex Nepstadion nuovi record: 11 reti nelle 5 fasi finali degli Europei alle quali ha preso parte, andando sempre a segno. Ieri ha timbrato nel finale, dopo una partita opaca, a dir poco.

Francesi e portoghesi hanno avuto bisogno di un’autorete per sbloccarsi e prendersi una vittoria meritata: Hummels ha tradito la Germania, Willi Orban ha deviato nella propria porta un tito innocuo del portoghese Guerreiro. Non un autogol ufficiale, insomma, per l’omonimo di Viktor, premier ungherese che ha vaccinato più di metà della popolazione e consentito l’accesso a 56mila persone allo stadio di Budapest. Sperando che non diventi anche questo un autogol.

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