L a ricerca scientifica e tecnologica è sempre stata il motore principale dello sviluppo delle nazioni. I campi della ricerca scientifica e tecnologica investono tutti gli aspetti della conoscenza del mondo che ci circonda e non hanno limiti. Le sue applicazioni, poi, sono regolate dalle norme che ciascuna società si dà in relazione al progredire delle conoscenze. Gli sviluppi futuri di una ricerca possono condizionare la partecipazione alla ricerca stessa. Dopo aver partecipato allo sviluppo della bomba atomica Robert Oppenheimer si allontanò dalla ricerca.

G li studi sulla bomba H furono portati avanti da Edward Teller che non si pose nessuno dubbio morale.

Per dare una cornice di riferimento globale nel 2001, l’Unesco ha istituito la Giornata Internazionale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo. La ricorrenza viene celebrata il 10 novembre di ogni anno, con lo scopo di far risaltare il ruolo della scienza nella società. Questa celebrazione però non riesce a scuotere le nostre coscienze. La ricerca scientifica e la tecnologia in ambito militare continua la sua crescita. Nel 2021 la spesa in ambito militare è cresciuta a dismisura fino a raggiungere i 2000 miliardi. Gli Stati Uniti spendono 778 miliardi, il 39 % della spesa globale. L’industria bellica ovviamente crea posti di lavoro e ricchezza per le sue industrie. Possiamo essere contrari, ma è come se il tema di questa terra sofferente per i cambiamenti climatici, le epidemie, la fame, le disuguaglianze non avesse nessun valore, ma ci presenterà un conto salato.

Questa a cui assistiamo è anche una guerra della modernità. L’intelligenza artificiale è presente a piene mani. Sappiamo tutto da quando l’Ucraina ha cominciato ad essere circondata. È stato possibile riconoscere i generali al fronte attraverso la loro voce. Si sanno i nomi di tutti i soldati presenti nella zona di Bucha. Anche una piccola nazione ha potuto usare le nuove tecnologie in un confronto armato impari. Non ci siamo dimenticati del ruolo della scienza nella pandemia di Covid. La rapidità con la quale i vaccini anti Covid sono stati ideati, realizzati e approvati dalle autorità regolatorie non ci ha fatto capire quali difficoltà scientifiche ed organizzative sono state superate. La ricerca scientifica e tecnologica in campo biomedicale sta facendo progressi fondamentali nelle scienze biologiche e nella cura delle malattie e assieme all’intelligenza artificiale sta avvicinando la medicina e le cure ai cittadini. Il processo della conoscenza ha bisogno di tempo. Ma se guardiamo alla genetica e alle tecnologie sviluppate per sequenziare il genoma i risultati sono stati strabilianti. Nel 2001 col Progetto Genoma Umano coordinato dal governo americano e quello portato avanti da Craig Venter si era riusciti a leggere per la prima volta il DNA umano, Oggi a distanza di 20 anni dalla presentazione della prima bozza, arriva il sequenziamento completo di tutto il genoma umano. In parole povere vuol dire leggerlo e interpretarlo La ricerca biomedica avrà a disposizione questo potente mezzo e aprirà la ricerca alla medicina personalizzata. Chiunque potrà confrontare il DNA del suo paziente con quello ora sequenziato, che potremmo indicare come Genoma di riferimento, per scoprirne le alterazioni genetiche. Questa è la scienza per la vita a confronto della scienza per la guerra.

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