D ivertiamoci. Con il diritto di farlo. Domani sera c'è Cagliari-Juventus, una classica per la gente rossoblù. C'è chi si ricorda i pranzi nel parcheggio dello stadio, quando la Serie A era sempre e solo la domenica pomeriggio. L'interminabile attesa del fischio d'inizio, la delusione finale perché tanto vincevano quasi sempre “loro”. Oggi l'evento si chiama ancora Cagliari-Juve ma è cambiato tutto, assomiglia a uno spettacolo pieno di spot ed è meno emozione paesana, genuina, la festa è il contorno e chissà domani che colori avrà. Il Cagliari si sta regalando un'ultima parte interessante, ha vinto - di venerdì - tre partite su tre, facendo capire che con l'organico praticamente al completo la squadra vale il decimo posto. La Juventus è una signora che sta pensando soprattutto al gala del 10 aprile, quando sul palco europeo vorrà prendersi gli applausi che merita. Il campionato ormai è in freezer, un tema destinato a riempire i giornali ma non lo spogliatoio bianconero, dove pensano ad andare in scena giusto perché lo stabilisce il calendario. In queste pieghe di fine stagione, dove diverse cose sono ancora da decidere, si è inserito l'altro giorno il Genoa, battendo per la prima volta quest'anno la squadra di Allegri. Perché non provare a dare un senso, profondo e inatteso, alla stagione del Cagliari con una partita da ricordare, domani sera? La squadra di Maran è sembrata matura, finalmente carica anche lontano dalla Sardegna Arena. Con questo Barella, il ritorno di Pavoletti, l'incredibile Cragno e un bel gruppo, la vittoria sembra un obiettivo possibile. Perché non sognare? Divertitevi, ne avete diritto.
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