La schiena martoriata dai graffi delle matite.

Le graffette nella felpa. Lo zaino pasticciato e le penne spezzate in due.

E poi insulti, minacce, spintoni e pugni, spesso così violenti da costringere chi li riceve a recarsi in ospedale.

Cicatrici nella pelle e ferite nell'anima. Un ragazzino di una scuola media dell'Oristanese non vuole più andare a scuola.

Ha paura di finire nelle mani di un suo compagno di classe, più grande di lui di un anno, che da ottobre lo perseguita, gli fa del male.

Tutto documentato nei registri scolastici dalle insegnanti. Atti di bullismo che la mamma del ragazzino ha denunciato più volte ai carabinieri.

"Sono disperata - racconta con le lacrime agli occhi - vivo con l'incubo che mio figlio rientri in casa con i lividi o che non rientri proprio. Chiedo che qualcuno mi aiuti, del resto questa vicenda è nota a tutti, compreso il dirigente scolastico".
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