La Svezia cambia rotta nella gestione dell'emergenza Covid. Il Parlamento di Stoccolma oggi ha approvato una legge che dà al governo nuovi poteri a partire da domenica.

Una sorta di stato d'emergenza che consentità all'esecutivo socialdemocratico di chiudere negozi, centri commerciali, trasporti pubblici e scuole per gli studenti sopra i 13 anni. Il governo potrà anche imporre limiti al numero di persone ammesse nei luoghi pubblici e restrizioni alle riunioni pubbliche.

La Svezia era stata finora l'unico Paese a non mettere in atto alcun lockdown né altre restrizioni. Ha tenuto sempre tutte le scuole aperte e fornito solo "raccomandazioni" ai cittadini, come quella di mantenere le distanze.

Una strategia che si è rivelata fallimentare, come dimostrano i dati in rapporto a quelli dei Paesi vicini come Norvegia e Danimarca, e come ha detto senza mezzi termini - e in maniera anche inconsueta - il re, che nel discorso annuale alla nazione aveva affermato: "Abbiamo fallito nella lotta al virus".

Qualche cambiamento già si è visto: le mascherine, prima neanche consigliate, sono obbligatorie sui mezzi pubblici nell'ora di punta. Il divieto di assembramenti di più di otto persone, di vendita di alcolici dopo le 20. Ora arriveranno delle vere e proprie chiusure.

Quando le è stato chiesto perché questa legge sia stata presentata solo oggi, il ministro della Salute Lena Hallengren ha risposto: "Non era qualcosa di cui avevamo bisogno in primavera".

(Unioneonline/L)
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