21 novembre 2012 alle 23:02aggiornato il 21 novembre 2012 alle 23:02
Usa: "Nuova verità" sul caso O.J. Simpson
A diciassette anni di distanza, emerge una 'nuovà verità sul caso di O.J. Simpson: un documentario su un serial killer che si trova nel braccio della morte in Florida, afferma che a uccidere Nicole Brown Simpson e Ronald Goldman fu Glen Rogers, e non l'allora campione di football americano, il quale però sarebbe stato il mandante. Si tratta di un'auto-accusa, che arriva proprio dal detenuto in 'My Brother The Serial Killer', che andrà in onda questa sera su Discovery Channel. Rogers, che ora ha 50 anni, è stato condannato per aver ucciso una donna in una stanza di un hotel a Tampa, in Florida, nel 1997. A suo carico c'è anche un'altra condanna per omicidio in California, ed è sospettato di aver ucciso altre persone in Mississippi, Louisiana e Kentucky, la maggior parte delle quali donne. In tutto si è auto-accusato di 70 omicidi, tutti messi a segno con un coltello. Tra questi, anche quelli di Nicole e Ronald. Simpson però non sarebbe del tutto innocente, avendo commissionato a Rogers il furto di un paio di orecchini a casa dell'ex consorte, dicendogli di uccidere se fosse stato necessario. Il caso di Simpson è stato ribattezzato 'il processo del secolò, uno dei più controversi degli ultimi decenni. Anche perché quando la moglie e l'amico di O.J. vennero accoltellati, lui scappò lungo le strade di Los Angeles davanti a cento milioni di americani che assistettero all'inseguimento in diretta tv. Dal 2008 Simpson, dichiarato innocente per il duplice omicidio, sta scontando una condanna a 33 anni per rapina a mano armata e sequestro di persona. Dovrà rimanere in carcere almeno nove anni prima di poter beneficiare degli sconti di pena.
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