Torna di stretta attualità la vicenda che ai tempi della campagna elettorale americana che ha portato Donald Trump alla presidenza era stata battezzata "emailgate", con evidente riferimento all'utilizzo che la candidata democratica Hillary Clinton aveva fatto di un account di posta privata per questioni ufficiali quando era segretario di Stato.

Ieri, dopo le recenti rivelazioni di alcuni media Usa, il Congresso ha chiesto alla Casa Bianca alcune informazioni sull'uso di email private da parte dello staff dello stesso presidente, soprattutto dopo che il genero e consigliere di Trump, Jared Kushner, ha ammesso di aver utilizzato un account privato nell'ambito della sua funzione pubblica.

Ora la Casa Bianca reagisce lanciando un'indagine interna sul tema che prende di mira diversi alti funzionari dell'amministrazione Usa.

Mentre a Kushner, intanto, è stato chiesto di conservare tutto il proprio archivio email. Nella vicenda è implicata anche la figlia di Trump e moglie di Kushner Ivanka, anche lei consigliere del numero uno di Washington. Non solo: secondo il New York Times, altri quattro membri dello staff di The Donald sarebbero coinvolti nella vicenda. Si tratterebbe dell'ex capo stratega Steve Bannon, dell'ex capo dello staff Rience Priebus, e dei consiglieri Gary Cohn e Stephen Miller.

Anche Hillary Clinton è intervenuta sul caso, passando al contrattacco e definendo "lo scandalo il massimo dell'ipocrisia" per l'amministrazione Trump.

(Redazione Online/m.c.)
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