«Non possiamo voltarci dall'altra parte sull'Ucraina». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu.

Un intervento, quello della presidente del Consiglio, che ha toccato anche i conflitti che insanguinano il Medioriente: «Sosteniamo – ha affermato Meloni - il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato. Ma affinché possa vedere presto la luce è necessario che i palestinesi lo affidino a una leadership ispirata al dialogo, alla stabilizzazione e all'autonomia. Gli Accordi di Abramo – ha aggiunto hanno dimostrato la possibilità di convivere e cooperare vantaggiosamente sulla base del mutuo riconoscimento. Se questa è la prospettiva su cui tutti dobbiamo lavorare, e lo è, oggi l'imperativo è raggiungere senza ulteriori ritardi un cessate il fuoco a Gaza e l'immediato rilascio degli ostaggi».

«È un tempo difficile – ha proseguito Meloni al Palazzo di vetro – quello nel quale siamo stati chiamati a governare le nostre Nazioni. Tutto intorno a noi sembra cambiare, tutto viene messo in discussione, e le poche certezze che pensavamo di avere non sono più tali. Il destino ci sfida, ma in fondo lo fa per metterci alla prova. Nella tempesta, possiamo dimostrare di essere all'altezza del compito che la storia ci ha dato»

«Possiamo dimostrarlo - ha aggiunto la premier - ai cittadini che governiamo, dimostrarlo ai nostri figli. Dimostrarlo a noi stessi, forse soprattutto a noi stessi, perché come diceva un grande patriota italiano, Carlo Pisacane, protagonista di quel Risorgimento che fece dell'Italia una Nazione unita, “Ogni ricompensa la troverò nel fondo della mia coscienza”. Affrontare i problemi piuttosto che rinviarli, avanzare piuttosto che indietreggiare, preferire ciò che è giusto a ciò che è utile, questo è il nostro compito, difficile ma necessario. L'Italia, come sempre, è pronta a fare la sua parte», ha concluso.

(Unioneonline)

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