Più di 120 membri del comune di Smirne, una roccaforte dell'opposizione sulla costa occidentale della Turchia, sono stati arrestati per "corruzione", secondo i media turchi e il partito Popolare Repubblicano (CHP).

Murat Bakan, vicepresidente del CHP, il principale partito di opposizione che da tempo guida la terza città del Paese, ha dichiarato su X che l'ex sindaco e molti "alti funzionari" del comune sono stati arrestati, a poco più di tre mesi da un'operazione simile che ha preso di mira il comune di Istanbul.

Tunc Soyer, ex sindaco di Smirne (Izmir) eletto tra il 2019 e il 2024 con il maggiore partito di

opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan, il Chp, è stato arrestato con l'accusa di "truffa" e "frode" mentre sono stati emessi mandati di arresto per altre 157 persone, tra cui il presidente della sezione provinciale del Chp Senol Aslanoglu e altri membri della forza politica, nell'ambito della stessa inchiesta. 

L'inchiesta è stata avviata dalla procura di Smirne, la terza città più grande della Turchia, e gli arrestati sono accusati di essere stati coinvolti in truffe in gare di appalto. L'indagine

arriva a pochi mesi dall'arresto di Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul ritenuto il principale rivale di Erdogan e eletto con il Chp per due volte e sospeso dall'incarico dopo essere

stato arrestato per corruzione. 

(Unioneonline)

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