Trump vs Obama: caso intercettazioni, ex capo degli 007 Usa nega. La Casa Bianca ordina un'indagine
Mentre infuria la polemica in seguito alle accuse lanciate dal presidente Usa Donald Trump, secondo il quale il suo predecessore Barack Obama lo avrebbe fatto intercettare nel corso della campagna elettorale dando così vita a quello che the Donald chiama un "nuovo Watergate", domani potrebbe essere il giorno dell'atteso "bando bis" sui migranti.
Il provvedimento - previsto già nei giorni scorsi e poi rinviato - riguarda l'ingresso dei cittadini provenienti da alcuni Paesi a maggioranza musulmana; intanto Trump ha convocato nella sua residenza in Florida John Kelly, segretario alla sicurezza nazionale, e Jeff Sessions, ministro della Giustizia.
Il tutto mentre ieri a Berkeley, in California, si sono registrati violenti scontri durante una manifestazione pro-Trump fra suoi sostenitori e contestatori: diverse persone sono rimaste ferite e 10 sono gli arresti.
INDAGINE SU OBAMA - La Casa Bianca ha chiesto al Congresso di valutare se l'amministrazione Obama abbia commesso abusi durante la campagna elettorale del 2016, nell'ambito delle indagini su influenze della Russia nelle elezioni presidenziali.
"NESSUNA INTERCETTAZIONE" - Sul caso intercettazioni ha presola parola James Clapper, direttore dell'Intelligence nazionale, il quale esclude che Donald Trump sia stato intercettato prima e dopo le elezioni del novembre scorso, secondo le accuse mosse dallo stesso presidente al suo predecessore Barack Obama. "Non c'è stata alcuna attività di intercettazione avviata contro il presidente eletto al momento, contro di lui come candidato o contro la sua campagna", ha detto.
"ACCUSA RIDICOLA" - "Posso dirvi che è semplicemente ridicola" l'accusa del presidente Donald Trump secondo cui il predecessore Barack Obama avrebbe dato ordine di intercettare i telefoni della Trump Tower. A dirlo è il leader della minoranza democratica alla Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.
LA MARCIA PER TRUMP, SCONTRI IN CALIFORNIA