"Una provocazione politica e militare molto seria".

È così che Pechino ha definito la presenza di una nave da guerra americana in uno dei territori contesi tra Cina, Vietnam e Filippine.

Si tratta dell'isola di Tritone, ricchissima di risorse minerarie ed energetiche, a sud dell'arcipelago delle Paracel, che è soprattutto la Cina a rivendicare come sua.

E così l'arrivo del cacciatorpediniere Usa Stethem, con a bordo 350 persone e missili Tomahawk, attraccato in nome della libertà di navigazione, non è stato preso affatto bene.

"La Cina chiede all'America di fermare urgentemente questo tipo di provocazioni - ha detto il ministro degli Esteri Lu Kang - che violano la sovranità e minacciano la sicurezza del Paese".

Solo poche ore dopo c'è stata una conversazione telefonica tra il presidente degli Stati Uniti e il suo omologo cinese Xi Jinping. Secondo il resoconto rilasciato sui media locali, Pechino avrebbe definito "negativi" i rapporti tra i due Paesi.

(Redazione Online/D)

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