Harvard, l'università più ricca del mondo e la più antica degli Usa, ha fatto causa all'amministrazione Trump, contro le sue minacce di tagliare miliardi di dollari di finanziamenti per la ricerca nell'ambito di una crociata contro i migliori college del Paese in nome di una presunta lotta contro l'antisemitismo nei campus. Lo scrive il New York Times. 

La causa, presentata in un tribunale federale del Massachusetts, accusa il governo di aver scatenato un attacco su larga scala come «strumento per ottenere il controllo del processo decisionale accademico ad Harvard».

Nel documento si fa anche riferimento ad altre importanti università che hanno subito bruschi tagli ai finanziamenti. L'azione legale nomina come controparti Robert F. Kennedy Jr., segretario alla Salute, Linda M. McMahon, segretaria all'Istruzione; Stephen Ehikian, amministratore facente funzioni della General Services Administration; la procuratrice generale Pamela Bondi e diversi altri funzionari dell'amministrazione.

Ma sono oltre 100 le università e i college statunitensi, tra cui prestigiose istituzioni della Ivy League come Princeton e Brown, che hanno pubblicato martedì una lettera congiunta in cui condannano «l’ingerenza politica» del

presidente nel sistema educativo.

«Parliamo con una sola voce contro l'intervento senza precedenti del governo e l'ingerenza politica che stanno mettendo in pericolo l'istruzione superiore americana», si legge nella lettera.

(Unioneonline)

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