Grande dolore negli Stati Uniti per il tragico bilancio di sangue all’indomani della sparatoria avvenuta a San Josè, nel cuore della Silicon Valley, e costata la vita a nove persone.

"Ancora una volta chiedo al Congresso di agire per aiutare a mettere fine a questa epidemia di violenza da armi da fuoco in America" ha affermato il presidente Joe Biden ordinando bandiere a mezz'asta per le vittime.

I FATTI – Erano da poco passate le sette del mattino quando, in uno scalo ferroviario di San Josè, in California, si è scatenato l'inferno. Dalle informazioni finora trapelate, un uomo ha aperto il fuoco nel corso di una riunione sindacale compiendo una strage: otto i morti e molti i feriti, tutti dipendenti della Valley Transportation Authority (Vta), l'autorità di controllo dei trasporti pubblici della contea di Santa Clara.

Il killer, il cui movente al momento rimane sconosciuto, si sarebbe suicidato. Si tratterebbe di un uomo sui 50 anni già identificato: all'interno della sua abitazione sarebbe stato rinvenuto un vero e proprio arsenale, con molte armi da fuoco e diverse munizioni. Anche il killer era un dipendente dell'azienda in cui è avvenuta la strage.
La Vta, nella cui struttura è accaduta la tragedia, gestisce le tre linee ferroviarie e le 70 linee di autobus che ogni giorno trasportano l'enorme massa di pendolari che dall'area metropolitana si sposta per andare a lavorare nelle migliaia di aziende hitech della regione e in quelle dell'indotto. Molte le Big Tech che hanno mantenuto il loro quartier generale proprio nell'area di San Josè, come Cisco Systems, eBay, Hewlett Packard Enterprise, PayPal e Samsung. 

(Unioneonline/v.l.)

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