È stata riconosciuta colpevole dalla Leicester Crown Court, in Inghilterra centrale, Julia Wendelt, la 24enne polacca sotto processo da un mese con l’accusa di stalking per aver falsamente dichiarato di essere Madeleine “Maddie” McCann — la bambina scomparsa nel 2007, all’età di tre anni, durante una vacanza con i genitori a Praia de Luz, in Algarve, nel sud del Portogallo (presumibilmente morta da tempo secondo gli inquirenti).

Secondo la ricostruzione della procura, Wendelt avrebbe perseguitato per mesi la famiglia McCann, arrivando persino a presentarsi davanti alla loro abitazione. Era stata arrestata lo scorso febbraio all’aeroporto di Bristol, appena giunta da Breslavia, con l’intento – stando alle indagini – di riprendere i contatti. La giovane avrebbe costruito una falsa identità, modificando immagini per accentuare una presunta somiglianza con Maddie e aprendo nel 2023 un profilo Instagram dedicato, con cui iniziò a contattare i genitori e la sorella della bambina. L’intera operazione, secondo l’accusa, sarebbe stata motivata da mitomania e interessi economici. Insieme a Wendelt è stata processata anche Karen Spragg, 61 anni, di Cardiff, ritenuta sua complice. La sentenza definitiva e la probabile ingiunzione restrittiva saranno emesse dal giudice successivamente.

Julia Wendelt, il cui tentativo di spacciarsi per Maddie McCann è stato definitivamente smentito nel processo sulla base di un test sul dna, è stata condannata per il reato di molestie, mentre è stata assolta dall'accusa di stalking mancando la prova di un qualche ricatto. Le è stata imposta una pena di 6 mesi di prigione (già scontati in detenzione preventiva), oltre a un'ingiunzione restrittiva che prevede l'espulsione dal Regno con rimpatrio coatto in Polonia e le precluderà in futuro l'ingresso nella contea del Leicestershire (dove vivono in McCann). La 24enne polacca è stata udita piangere durante la lettura del dispositivo della sentenza emessa un'ora dopo la dichiarazione di colpevolezza dalla giudice Johannah Cutts.

La coimputata Karen Spragg, donna gallese di 61 anni, è stata condannata a sua volta per favoreggiamento e pure scagionata dal reato specifico di stalking. Il caso McCann rimane intanto irrisolto sullo sfondo della recente scarcerazione in Germania di Christian Brückner, 48enne tedesco a suo tempo trapiantato in Portogallo, indicato da anni come unico sospetto noto. L'uomo - un predatore sessuale recidivo - ha infatti appena finito di scontare in patria una condanna per abusi contro una 72enne nell'ambito di una vicenda giudiziaria separata, non legata alle indagini sul destino di Maddie. E, pur continuando a essere sospettato dalla pubblica accusa del possibile coinvolgimento nella scomparsa della bimba inglese, non è stato inchiodato da indizi investigativi sufficienti a determinarne l'incriminazione.

(Unioneonline)

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