29 maggio 2011 alle 12:37aggiornato il 29 maggio 2011 alle 12:37
Siria, quattordicenne evirato dalla PoliziaOrrore per il video diffuso su You Tube
E' orrore dentro e fuori la Siria per le immagini diffuse nelle ultime 24 ore dalla tv satellitare Al Jazira e che mostrano il corpo martoriato e senza vita di un ragazzino, "morto a causa delle torture inflittegli dalle forze di sicurezza" di Damasco, che avrebbero addirittura evirato l'adolescente.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La diffusione delle crude immagini da parte del canale in inglese della tv satellitare che ha sede a Doha, in Qatar, era stato anticipato da alcuni cyber-attivisti siriani la sera di giovedì scorso, all'indomani dell'undicesimo venerdì di protesta consecutivo in quasi tutte le località del Paese. Le riprese, avevano affermato gli attivisti, "sono state realizzate dalla famiglia" di Hamza Ali Khatib, 14 anni, non appena il suo corpo è stato riconsegnato ai suoi congiunti mercoledì scorso. Il giovane Hamza, il cui viso sorridente da vivo che appare ora su numerose pagine dei social network del fronte del dissenso siriano contrasta col volto emaciato e deformato visibile nelle immagini diffuse dal Al Jazira era scomparso lo scorso 29 aprile assieme ad altri sette siriani di Jiza, a un posto di blocco nei pressi di Saida, località vicina a Daraa. Era il settimo venerdì consecutivo di proteste e molti residenti di Jiza, tra cui Hamza, tentarono di rompere l'assedio imposto da esercito e forze di sicurezza al capoluogo Daraa, portando con sé aiuti medici e provviste alimentari. Quei sette siriani non sono mai più tornati a casa vivi. Circa un mese dopo la loro scomparsa, i loro corpi sono stati riconsegnati alle famiglie lo scorso 25 maggio. Dalle immagini che il canale in arabo di al Jazira ha trasmesso ieri e riproposto oggi in versione integrale, alcuni dei petali di rosa, apposti sopra e attorno alla salma dalla famiglia prima dell'inumazione, sono impregnati di sangue e di siero. Rimangono appiccicati alle ferite, sulle contusioni, sui fori, sui segni di bruciature rimaste indelebili sul corpo del giovane Hamza. Un panno, in origine bianco e ora impregnato di sangue, copre i genitali del ragazzo. O quel che ne rimane. Perché, secondo quanto affermano i familiari e quanto ripetuto dal canale panarabo, i torturatori hanno evirato il ragazzino. In un altro video amatoriale diffuso da Al Jazira e relativo a un altro giovane di Jiza "morto sotto tortura" come Hamza, la voce fuori campo afferma che al "martire" è stato spezzato il collo e mostra il capo in una posizione scomposta rispetto al resto del corpo. E mentre la televisione satellitare Duniya, vicina al regime siriano, ha assicurato oggi che il video è contraffatto smentendo le torture subite da Hamza, sulla Rete gli attivisti e gli oppositori siriani, inorriditi, hanno invocato nuove manifestazioni di protesta in ricordo del "martire Hamza". Testimone di torture su siriani arrestati da parte delle forze di sicurezza è stato un giornalista giordano della Reuters, Suleiman Khalidi, arrestato il 29 marzo a Damasco e liberato quattro giorni dopo, che ne ha parlato nel racconto della sua prigionia.
© Riproduzione riservata