Si è svegliata mentre il medico la stava operando, ha sentito il dolore lancinante ma non riusciva in alcun modo a comunicare quello che stava accadendo.

È successo a Rachel Benmayor, in Gran Bretagna, durante il parto: i dottori l'hanno addormentata per effettuare il cesareo. "Ricordo la sala operatoria - ha raccontato al Guardian - l'iniezione nel braccio, la mascherina, Glenn, il mio compagno, e Sue, la mia ostetrica. Poi il buio: ma all'improvviso mi sono risvegliata".

"Ho sentito un forte dolore, degli echi e un ticchettìo. Poi una pressione incredibile sulla mia pancia, come se un camion continuasse a passarmi addosso. Non sapevo dove fossi. Non mi ero resa conto che mi stavano operando: sentivo il più terribile dei dolori".

Tutti i muscoli erano completamente paralizzati e lei ha dovuto aspettare che finisse tutto. Per settimane, poi, ha spiegato, ha avuto attacchi di panico nei quali non riusciva nemmeno a respirare.

Un caso simile è accaduto a Anne Lord, in Francia. "Mi sono svegliata e ho sentito gridare. Ho detto a chiunque stesse urlando di tacere, ma mi hanno detto che ero io che urlavo. Sono riuscita a sganciare un piede e ho dato un calcio al petto del chirurgo: l'ho catapultato su uno sgabello".

Una forma di resistenza agli anestetici, ha detto: "È una cosa di famiglia: era così per mia madre ed è lo stesso per uno dei miei figli".

Un fenomeno, dicono gli studiosi, raro ma che può verificarsi: uno o due pazienti su mille riferiscono di svegliarsi in anestesia.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata