Sedici indiani sono rimasti uccisi oggi all'alba vicino ad Aurangabad, nello Stato del Maharashtra, travolti da un treno merci mentre dormivano, esausti, sui binari.

Secondo la Polizia, che riferisce il racconto di tre sopravvissuti, due dei quali sono gravemente feriti, il gruppo era in cammino da giorni per raggiungere lo Stato del Madhya Pradesh.

Dall'inizio della settimana in India si registra il movimento di centinaia di migliaia di lavoratori che, dopo essere rimasti senza lavoro per i quaranta giorni del lockdown imposto dal governo per far fronte alla pandemia di coronavirus, stanno tornando dalle loro famiglie.

"Erano tutti uomini, dai 20 ai 35 anni", hanno spiegato gli agenti ai giornalisti.

"Nei mesi scorsi avevano lavorato tutti nei cantieri di una grande azienda; non appena il governo ha dato il permesso di muoversi tra uno Stato e l'altro, hanno deciso di mettersi in cammino per rientrare nei loro villaggi natali", hanno poi aggiunto.

Su indicazione del governo centrale, vari Stati hanno organizzato treni e autobus per consentire questa migrazione interna verso le zone d'origine, ma una serie di decisioni contrastanti - ad esempio sulle modalità e sui costi dei viaggi - hanno spinto migliaia di lavoratori a intraprendere il viaggio a piedi.

(Unioneonline/v.l.)
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