Raid Idf sull’ospedale Nasser: 20 morti, tra loro anche giornalisti. Reuters: «Colpito un nostro cameraman»
Gli attacchi mentre nella struttura erano presenti studenti, medici e reporter. I pazienti, dopo le bombe, sono fuggitiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
20 morti, tra cui 4 giornalisti. È il bilancio delle vittime del duplice attacco di questa mattina dell'Esercito israeliano (Idf) sull'ospedale Nasser di Khan Yunis. Come riportato da Al Jazeera, oltre ai morti ci sono anche decine di feriti.
Tra le vittime, anche anche un cameraman a contratto dell'agenzia di stampa Reuters e un giornalista dell'emittente statunitense NBC.
Un medico dell'ospedale Nasser di Khan Yunis, Saber al-Asmar, ha affermato che i pazienti stanno «scappando» dalla struttura «per paura» di un altro attacco israeliano. «Eravamo come tutti gli altri all'interno dell'ospedale, facevamo semplicemente il nostro lavoro con una grave carenza di attrezzature, strumenti e farmaci. E mentre tutti stavano facendo il proprio lavoro, è arrivato questo massiccio attacco», ha detto al-Asmar, aggiungendo che il raid è avvenuto mentre nell'ospedale c'erano studenti, medici e giornalisti. «La sala operatoria, soprattutto al mattino, è piena di studenti di medicina, pazienti, medici e infermieri... stavano seguendo le lezioni, mentre i giornalisti si preparavano a riferire su ciò che sta accadendo negli ospedali di Gaza», ha sottolineato.
L'esercito israeliano, su quanto successo, ha annunciato un'indagine. Oggi «le truppe dell'Idf hanno effettuato un attacco nella zona dell'ospedale Nasser a Khan Yunis. Il Capo di Stato Maggiore ha ordinato di condurre un'indagine preliminare il prima possibile - si legge in un comunicato su Telegram -. L'Idf si rammarica per eventuali danni causati a persone non coinvolte e non prende di mira i giornalisti in quanto tali. L'Idf agisce per mitigare il più possibile i danni alle persone non coinvolte, garantendo al contempo la sicurezza delle proprie truppe».
(Unioneonline)