Buone notizie dalla Cina: i casi di coronavirus registrati ieri a Wuhan, capoluogo della provincia dell'Hubei, focolaio della pandemia, sono stati solo quattro.

La Commissione sanitaria nazionale ha spiegato che si tratta del livello più basso da quando, nel mese di gennaio, è cominciata la raccolta dei dati.

Ma non solo: per la prima volta i casi importati di infezione hanno superato quelli locali. Sugli 11 di ieri, oltre ai 4 di Wuhan, ci sono stati 7 contagi "di ritorno": 4 a Shanghai, due nel Gansu e uno a Pechino.

Il percorso del virus potrebbe subire qualche modifica nella sua storia. Secondo il South China Morning Post, il primo caso di infezione in Cina risalirebbe infatti non all'8 dicembre, come Pechino aveva comunicato all'Organizzazione mondiale della sanità, ma a diverse settimane prima, ossia al 17 novembre.

Potrebbe trattarsi del caso di un 55enne residente nell'Hubei, anche se quello da considerarsi "paziente zero" deve ancora essere individuato.

Chiarire come la malattia si sia diffusa potrebbe essere importante per capire come i malati non rilevati abbiano continuato a contagiare le altre persone.

(Unioneonline/s.s.)
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