Il presidente colombiano Ivan Duque ha ordinato il dispiegamento dell'esercito nelle strade di Cali, la terza città del Paese teatro da un mese di violente proteste e gravi disordini fra dimostranti e forze dell'ordine.

Il capo di Stato ha tenuto proprio in città un consiglio di sicurezza per fare il punto della situazione. Duque si è recato personalmente a Cali, capoluogo del dipartimento del Valle del Cauca.

Al termine di una serie di incontri con ministri e responsabili locali, ha riferito Blu Radio di Bogotà, il presidente ha dichiarato: "Dobbiamo difendere i nostri diritti con gli strumenti che la Costituzione e la legge ci danno".

Per questo, ha proseguito, "ho deciso di disporre il massimo dispiegamento di assistenza militare possibile per la polizia nazionale" nell’area, con il dispiegamento immediato di settemila soldati che contribuiranno a rafforzare il presidio dei punti strategici e a rimuovere i blocchi nelle vie di comunicazione. Nel nostro Paese, ha concluso, "non possono esistere isole di anarchia".

Da oltre un mese è in corso in tutta la Colombia una mobilitazione antigovernativa organizzata da un Comitato nazionale di sciopero (Cnp), nell'ambito della quale si sono registrate decine di morti, molti dei quali a Cali e provincia, centinaia di feriti, numerosi scomparsi e molteplici denunce di violenze sessuali a donne partecipanti alle proteste.

(Unioneonline/F)

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