Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, starebbe preparando una direttiva da presentare al segretario della Difesa James Mattis per aumentare i poteri presidenziali nella lotta contro lo Stato islamico e intensificare le operazioni contro i jihadisti in Medioriente.

L'intenzione - scrive il New York Times - sarebbe quella di elaborare un piano insieme al Pentagono che includerebbe "l'invio di artiglieria da terra ed elicotteri da combattimento in Siria", per attaccare la "capitale" dello Stato islamico, Raqqa.

Trump ha detto poi di essere favorevole all'istituzione di cosiddette "zone sicure" in Siria per i rifugiati, cosa che obbligherebbe a un maggiore coinvolgimento militare degli Stati Uniti nella guerra siriana, che vede già la Russia in prima linea al fianco di Assad.

VIA LE SANZIONI A MOSCA? - Questioni che potrebbero essere affrontate nel colloquio telefonico, annunciato per domani, tra il numero uno di Washington e il presidente russo Vladimir Putin, in cui Trump potrebbe anche annunciare la revoca delle sanzioni applicate dagli Stati Uniti alla Russia, dopo l'annessione della Crimea ai danni dell'Ucraina.

Lo ha lasciato intendere il consigliere della Casa Bianca, Kellyanne Conway, nel corso di un'interista all'emittente Fox.

E le sanzioni, decise dall'amministrazione Obama, d'accordo con altri Paesi occidentali, all'indomani dell'ingerenza di Mosca nella crisi ucraina, saranno uno degli argomenti in agenda.

A una domanda sull'ipotesi di revoca "tutto è oggetto di considerazione", ha detto Conway. "Io credo - ha aggiunto - che discuteranno, nell'interesse dei rispettivi Paesi, come trovarsi e lavorare insieme sulle questioni su cui possiamo trovare terreno comune".

Ancora, parlando degli scenari di politica internazionale, il consigliere del magnate repubblicano ha sottolineato: "Se un'altra nazione che ha risorse considerevoli vuole unirsi agli Stati Uniti per sconfiggere e sradicare il terrorismo degli estremisti islamici, noi la ascolteremo". "L'America deve venire prima anche nelle scelte di politica estera e sicurezza nazionale", ha concluso.
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