"Pagala in contanti": il nastro sui soldi alla playmate che inchioda Trump
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Continua a dare scandalo la vicenda del presunto pagamento all'ex modella di Playboy Karen McDougal, affinché mantenesse il riserbo su una relazione avuta - stando al suo racconto - nel 2006 con l'allora futuro candidato alle presidenziali americane Donald Trump.
Nel nastro diffuso dalla Cnn si sente il presidente Usa discutere con il suo avvocato, Michael Cohen, del pagamento per acquistare i diritti di pubblicazione della storia. Un tape che risale al settembre del 2016, quando Trump aveva già vinto le primarie e mancavano solo due mesi alle elezioni che lo avrebbero consacrato presidente.
La registrazione è stata fornita alla Cnn dall'avvocato di Cohen, Lanny Davis, per sostenere che il suo assistito tentò di gestire la vicenda legalmente - aprendo una società attraverso la quale finanziare l'acquisto dei diritti della storia di McDougal - mentre Trump insisteva per pagare "in contanti". Un metodo, secondo l'accusa di Davis, usato da "mafiosi e trafficanti di droga" per fare in modo che la transazione rimanga segreta.
La registrazione però non è chiarissima, né è chiaro il contesto nel quale il tycoon abbia pronunciato le frasi incriminate.
I diritti della storia della McDougal alla fine furono acquistati dal National Enquirer, controllata dalla American media Inc, di David Pecker, amico e sostenitore di Trump, in quella che è una pratica nota come "catch and kill". Acquistare i diritti di pubblicazione di una vicenda controversa o imbarazzante, per poi chiuderli in un cassetto e buttare la chiave.
(Unioneonline/D)
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