Il ritorno di Trump, il primo comizio in Ohio del tycoon
Ha preso il via il “tour-vendetta” contro i traditori ma l’ex presidente trema per le accuse penali
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Erano migliaia i supporter per l’atteso comizio di Donald Trump, il primo dal suo addio alla Casa Bianca e dal giorno dell’assalto al Congresso. Una sorta di test per le ambizioni politiche del tycoon che non ha mai fatto mistero della sua nuova candidatura nel 2024, anche se dovrà fare i conti con le varie inchieste a suo carico e sulla sua società. Di fatto il procuratore di Manhattan potrebbe annunciare in questi giorni le accuse penali alla Trump Organization e al suo direttore finanziario, Allen Weisslberg.
Quella di Wellington è stata la prima tappa del cosiddetto “tour della vendetta”, contro la parte di repubblicani ritenuti “traditori” perché non lo hanno difeso: per Trump insomma una prova di forze contro il suo partito. Ai suoi sostenitori ha sponsorizzato la candidatura di Max Miller alla Camera al posto del repubblicano Anthony Gonzalez, ritenuto un “traditore” (è stato uno dei pochi deputati conservatori a votare a favore dell’impeachment).
Seppur bannato dai social, in questi mesi il tycoon non è rimasto il silenzio, ma ha rilasciato interviste, diffuso comunicati, partecipato a raduni con un conosciuto ritornello: “Ci riprenderemo l’America”, e rivendicazioni sul suo operato: “Sono stato io a ottenere i vaccini contro il Covid a tempo di record”, ricordando di essere stato fin dal primo giorno tra quanti sostenevano che il virus arrivasse da Wuhan, e accusando invece Biden di “inchinarsi davanti ai nemici” quali Iran e Cina.
(Unioneonline/s.s.)
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