Un singolo missile balistico lanciato dall'Iran ha provocato un'ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele.

L'ordigno caduto stamani in un parcheggio vicino a edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciato un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati. L'Mda segnala sette feriti. Le Ferrovie israeliane hanno comunicato che la stazione di Beer Sheva Nord è stata chiusa per danni. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato che «il sito Microsoft di Beer Sheva è stato attaccato perché collabora con l'esercito israeliano».

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che il mancato abbattimento dell’ordigno è stato causato dal malfunzionamento dell'intercettore. 

Il colpo messo a segno da Teheran arriva dopo una notte caratterizzata da un'ondata di attacchi israeliani, che hanno preso di mira decine di strutture militari e siti di ricerca nucleare iraniani. Lo riportano i media israeliani. Sono stati coinvolti oltre 60 aerei da combattimento.

Tra gli obiettivi figuravano «diversi siti di produzione missilistica industriale» a Teheran che in passato rappresentavano il «cuore industriale del Ministero della Difesa iraniano: siti militari che producevano componenti missilistici e impianti per la produzione di materie prime utilizzate per la fusione dei motori missilistici». Gli attacchi hanno colpito anche il «quartier generale del progetto nucleare Spdn», affermano le Idf.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata