Caso Medjugorje, il Papa ha nominato un inviato speciale per "acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà" legate alle presunte apparizioni mariane.

Lo fa sapere il Vaticano, spiegando che il Pontefice oggi ha incaricato mons. Henryk Hoser, arcivescovo di Warszawa-Praga (Polonia), di recarsi a Medjugorje quale inviato speciale della Santa Sede".

"La missione - spiega il Vaticano - ha lo scopo di acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base ad esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro. Avrà, pertanto, un carattere esclusivamente pastorale". È previsto che mons. Hoser, "che continuerà ad esercitare l'ufficio di arcivescovo, completi il suo mandato entro l'estate prossima", spiega il Vaticano.

Il Papa, dunque, con questa decisione ha deciso di prendere tempo sulla vicenda legata alle presunte apparizioni mariane nel piccolo centro bosniaco.

Il Vaticano nel marzo 2010 istituì, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una speciale commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da una ventina di membri tra cardinali, vescovi, periti ed esperti.

La commissione ha sottoposto nel febbraio 2014 le sue conclusioni alla Congregazione stessa, competente ora ad adottare le decisioni del caso. Ora la nuova decisione del Pontefice che ha deciso di vederci chiaro, richiedendo un'integrazione di inchiesta.
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