Attacco a colpi di coltello a Manchester, davanti a una sinagoga ortodossa di Manchester. 

Il bilancio è di un morto, quattro feriti e due arresti: la vittima è l’aggressore, colpito dal fuoco della polizia intervenuta sul posto dopo l’allarme. La conferma è arrivata dal sindaco della città del nord dell’Inghilterra Andy Burnham.

Secondo una prima ricostruzione, le quattro persone coinvolte hanno riportato sia ferite da accoltellamento, sia traumi provocati dall'impatto di un veicolo con cui l'accoltellatore ne ha investite alcune all'uscita dal tempio, prima di scendere dal mezzo per proseguire l'aggressione all'arma bianca. L’attacco al tempio, frequentato da fedeli ortodossi askhenaziti e un funzione dal 1967, è stato compiuto nel giorno di Yom Kippur, il giorno dell’espiazione nella religione ebraica. 

Le due persone arrestate, come ha detto in un aggiornamento d'indagine Laurence Taylor, numero due dell'antiterrorismo britannica, sarebbero complici dell'aggressore ucciso sulla scena dalla polizia. L'aggressore risulta essere stato identificato, ma il suo nome resta per ora coperto dal riserbo. Il funzionario ha aggiunto che sono già stati rafforzati i presidi a protezione di tutte le sinagoghe e i siti ebraici più in vista del Regno.

(Unioneonline)

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