Il ministro della Salute francese, Olivier Véran, ha messo in guardia il Paese da un eccesso di ottimismo sull'evoluzione della pandemia, sottolineando che fra il 2 e il 4% dei tamponi esaminati in Francia evidenzia la variante Delta (indiana), l'equivalente di 50-150 nuovi casi ogni giorno.

"Direte - ha affermato Véran - che è ancora poco, ma era la situazione inglese qualche settimana fa. L'Inghilterra ha deciso ieri di rinviare l'ultima tappa delle riaperture sul territorio di 4 settimane. La variante Delta è diventata maggioritaria in Gran Bretagna riportando l'epidemia su 'una traiettoria ascendente'", ha aggiunto il ministro, e questo nonostante quel paese abbia "un tasso di copertura vaccinale superiore al nostro" e fosse "sceso molto in basso in termini di circolazione del virus".

In conseguenza di tutto ciò, Véran ha lanciato un appello ai francesi a "non abbandonare la vigilanza collettiva": "Stiamo battendo il virus ma non dobbiamo certo offrire appigli alla variante indiana così da far ripartire una nuova ondata epidemica. L'esempio dei nostri vicini inglesi deve indurci ancora alla prudenza, al coraggio, alla solidarietà". 

IN LOMBARDIA – La Lombardia ha reso noto come siano 81 i casi di variante Delta finora rilevati nella regione: due sono stati identificati ad aprile, 70 nel mese di maggio e 9 al 14 giugno.  In questo mese di giugno si registra quindi una tendenza in calo rispetto a maggio, ma ancor più significativa è la scarsa percentuale della cosiddetta variante Delta sul totale delle genotipizzazioni, che è stata dell'1,20% in maggio e finora dell'1,15% a giugno. 

(Unioneonline/v.l.)

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