In occasione dei riti del triduo pasquale, oggi Papa Francesco si è recato in visita al carcere romano di Regina Coeli.

Giunto nell'istituto ha fatto visita ai detenuti che si trovano in infermeria.

Nella Rotonda del carcere si è svolta la messa nel corso della quale c'è stato il rito della lavanda dei piedi.

I dodici detenuti scelti sono di diverse nazionalità e religioni, compresi un buddista e due musulmani.

"Tu hai parlato di uno sguardo nuovo: rinnovare lo sguardo? Questo fa bene, perché alla mia età, per esempio, vengono le cataratte, e non si vede bene la realtà: l'anno prossimo dovremo fare l'intervento. Ma così succede con l'anima: il lavoro della vita, la stanchezza, gli sbagli, le delusioni oscurano lo sguardo, lo sguardo dell'anima", ha dichiarato il Pontefice.

"Chi comanda deve servire, il vostro capo vostro deve essere il vostro servitore", ha affermato Francesco durante l'omelia, spiegando il senso della lavanda dei piedi, servizio che "era fatto dagli schiavi".

"Gesù capovolge l'abitudine storica e culturale dell'epoca ma anche di oggi, un bravo capo, sia dove sia, deve servire", ha sottolineato il Papa.

"Io sono peccatore come voi ma oggi rappresento Gesù, sono ambasciatore di Gesù. Quando mi inchinerò davanti ad ognuno di voi" per la lavanda dei piedi "pensate: 'Gesù ha rischiato in questo uomo, un peccatore, per venire da me e dirmi che mi ama'. Dio non ci abbandona mai, non si stanca mai di perdonarci", ha continuato.

"C'è gente che soffre, che è scartata dalla società, almeno per un tempo, e Gesù va a li a dirgli 'tu sei importante per me'. Gesù viene a servirci, e ha voluto scegliere dodici di voi per lavare i piedi. Gesù rischia su ognuno di noi, non si chiama Ponzio Pilato, non sa lavarsene le mani, sa solo rischiare", ha detto il Papa parlando ai detenuti.

(Unioneonline/F)

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