Ha aperto il portellone di emergenza e tentato di saltare giù dall'aereo appena atterrato.

È successo all'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York, a bordo di un Boeing proveniente da Tel Aviv della El Al, la compagnia di bandiera israeliana.

L'uomo, uno statunitense, è stato arrestato.

A bordo del velivolo c'erano 400 passeggeri, e subito dopo l'atterraggio l'uomo ha preso il suo bagaglio a mano e aperto il portellone d'emergenza per saltare giù dall'aereo: solo il pronto intervento in extremis del personale di bordo gli ha impedito di scendere dal velivolo e - dunque - di morire.

Una parte del corpo è tuttavia rimasta penzoloni fuori dall'aereo, così è stata subito poggiata una scala alla porta per consentirgli di scendere. L'uomo è saltato e - una volta a terra - ha iniziato a correre all'impazzata sulla pista, fino all'intervento delle autorità che lo hanno fermato e arrestato. Non è ancora chiaro se il gesto sia stato dettato dall'impazienza per il ritardo del volo o per altri motivi.

Il Ceo della compagnia aerea Gonen Usishken ha elogiato lo staff per aver "prevenuto un grave incidente e la perdita di vite umane".

(Unioneonline/L)
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