Jet russo abbattuto in Siria, il pilota si uccide per non consegnarsi
Non è stato ucciso il pilota russo a bordo del jet che, lo scorso sabato, è stato abbattuto in Siria da ribelli siriani.
Il maggiore Roman Filipov, che si era paracadutato da quell'aereo, si è tolto la vita pur di non finire nelle mani del nemico.
Lo si apprende da un video, ripreso da militanti del Fronte di Al-Nusra che erano sul posto.
Qui si vedono gli ultimi istanti di vita di Filipov: una volta atterrato, prima ha ferito mortalmente a colpi d'arma da fuoco due ribelli. Poi, quando si è reso conto che la sua situazione era senza speranza, ha deciso di uccidersi. Prima di farsi saltare in aria con una granata, ha urlato: "Questo è per i nostri ragazzi".
Filipov, 33enne di Vladivostok, ha ricevuto la più elevata onorificenza del Cremlino, la medaglia di "Eroe della Federazione Russa".
(Unioneonline/D)