Israele bombarda l’Iran. L’Idf ha lanciato nella notte una serie di attacchi «preventivi» contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali. Una mossa che ha fatto schizzare il prezzo del petrolio e che rischia di aprire un terzo fronte di guerra dopo quello in Ucraina e a Gaza.

Una «dichiarazione di guerra», la definisce l’Iran, che ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intervenire. Decine le vittime: la televisione di stato iraniana ha riferito che Hossein Salami, il capo del corpo d'élite delle Guardie Rivoluzionarie, è stato ucciso così come il capo di stato maggiore dell'esercito Mohamamd Bagheri. 

«La situazione non potrà che peggiorare!», scrive Donald Trump su Truth. «C'è già stata grande morte e distruzione - prosegue il presidente americano - ma c'è ancora tempo per porre fine a questo massacro, con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali. L'Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l'Impero iraniano». Trump ha poi definito l'attacco «eccellente». «Abbiamo dato loro una chance e non l'hanno presa. Sono stati colpiti duramente, molto duramente», ha aggiunto, sottolineando che ci saranno «altri» attacchi, «molti altri»

Netanyahu: «Colpito il cuore del programma di arricchimento nucleare»

Israele ha preso di mira gli scienziati iraniani sospettati di lavorare a una bomba nucleare, il programma di missili balistici di Teheran e l'impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz, nell'Iran centrale. Poche ore prima, per la prima volta in 20 anni, l'Aiea aveva censurato l'Iran per non aver ottemperato alle indagini in corso sulle attività nucleari del Paese. Secondo Tel Aviv, la repubblica islamica aveva materiale sufficiente per realizzare 15 bombe nucleari in pochi giorni.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, in un video rilasciato dal suo ufficio accanto al ministro della Difesa Israel Katz e quello degli Affari strategici Ron Dermer,  fa già un primo bilancio: «Pochi istanti fa Israele ha lanciato l'Operazione Leone Nascente, un'operazione militare mirata a contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele. Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia», ha aggiunto, suggerendo quindi che l'offensiva potrebbe protrarsi. Israele ha colpito «il cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran e i suoi sforzi per sviluppare un'arma nucleare. Abbiamo appena portato a termine un colpo d'apertura molto riuscito e, con l'aiuto di Dio, otterremo moltissimi risultati». 

La risposta di Teheran

La risposta di Teheran non si è fatta attendere: il portavoce dell'Idf ha dichiarato che «l'Iran ha lanciato oltre 100 droni verso Israele e l'esercito sta lavorando per intercettarli». «La risposta è un diritto legale e legittimo dell'Iran e le forze armate iraniane difenderanno il Paese con tutta la loro potenza e a modo loro», sottolinea il ministero degli Esteri iraniano: quella di Israele è stata «una chiara aggressione all'integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell'Iran: Israele ha violato la Carta delle Nazioni Unite». «Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente», ha dichiarato il leader Ali Khamenei promettendo che Israele «subirà una dura punizione». In serata nuovo attacco missilistico di Teheran contro Israele, il sistema di difesa è in azione e l’Idf avvisa la popolazione di stare nei rifugi. Almeno 100 i missili lanciati verso Israele, alcuni sono riusciti ad aggirare Iron Dome. A Tel Aviv si sono uditi forti boati e si è alzata, ben visibile, una gigantesca colonna di fumo. L'Iran fa sapere anche di aver abbattuto due aerei militari israeliani e di aver catturato la donna pilota di uno dei jet.

Katz: «Stato di emergenza»

Israele ha dichiarato lo stato di emergenza in previsione di attacchi missilistici e droni di rappresaglia. Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato con effetto immediato «uno stato di emergenza speciale su tutto il territorio dello Stato di Israele in seguito all'attacco preventivo condotto da Israele contro l'Iran: si prevede un attacco missilistico e con droni contro lo Stato di Israele e la sua popolazione civile nel prossimo futuro». «Pertanto, è necessario attenersi alle direttive del Comando della Retroguardia e delle autorità, e rimanere nei rifugi protetti», si legge nella dichiarazione.

Rubio: «Gli Usa non coinvolti»

«Non siamo coinvolti in nessun modo», riferiscono funzionari di Washington alla Cnn mentre il presidente Donald Trump dichiara che era a conoscenza dell’attacco imminente e che «l'Iran non può non avere una bomba nucleare e speriamo di tornare al tavolo delle trattative. Vedremo». «Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione», ha scritto il segretario di Stato americano Marco Rubio in una nota. «Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione è necessaria per la propria autodifesa. Il presidente Trump e l'Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense».

Riunione d’emergenza alla Farnesina

Intanto il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha convocato una riunione di emergenza alla Farnesina con gli ambasciatori dell'area interessata sulle operazioni militari di Israele in Iran. In mattinata si è tenuta una prima riunione all'unità di crisi della Farnesina dedicata alle condizioni dei cittadini italiani nella regione del Golfo. La Farnesina sconsiglia i viaggi non necessari nella regione e ha inviato avvertimenti ai cittadini italiani registrati in Iran. 

Putin condanna l'attacco

Il presidente russo Vladimir Putin «ha sottolineato che la Russia condanna le azioni di Israele» in Iran. Lo riferisce il Cremlino, ripreso dalla Tass, affermando l’attacco in corso «viola la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale». Il Cremlino ha dichiarato che Putin ha avuto conversazioni telefoniche col premier israeliano Benyamin Netanyahu e col presidente iraniano Masoud Pezeshkian.

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(Unioneonline)

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