Accordo tra Stati Uniti e Germania per dare il definitivo via libera al gasdotto Nord Stream 2 tra la Russia e il territorio tedesco.

Un progetto su cui gli Usa sono stati inizialmente contrari, al punto da imporre sanzioni al gruppo russo che dovrà occuparsi della realizzazione dell’infrastruttura, temendo che l’opera possa diventare una sorta di “grimaldello” utilizzabile da Mosca per allungare la sua “ombra" sull’Europa orientale. 

Il governo di Angela Merkel è riuscito però a mediare con l’amministrazione Biden, ottenendo il ritiro delle sanzioni e la stipula di un protocollo per portare a compimento l’opera, anche se con dei precisi paletti in chiave anti-russa.

La Germania, infatti, si è impegnata ad agire se la Russia userà il gasdotto come “arma” contro l'Ucraina: "Respingeremo ogni aggressione e ogni attività maligna russa in Ucraina", si legge nella dichiarazione di Berlino.

D’altro canto, l’intesa viene accolta con estrema preoccupazione da Kiev, ma anche dalla Polonia. Il ministro degli esteri ucraino e quello di Varsavia sono infatti concordi nell’affermare che il nuovo gasdotto porterà inevitabilmente a nuove "minacce politiche, militari ed energetiche" per l'Ucraina e per tutta l'Europa centrale.

(Unioneonline/l.f.)

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