In Siberia 38 gradi, in Sicilia 48: le temperature record che preoccupano l’Onu
Confermata la temperatura massima registrata nel 2020 nella Russia artica. Al vaglio altri primati, che sono però un campanello d’allarme per il Pianeta
Siberia (Unsplash)
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Le Nazioni Unite, tramite l'Organizzazione Meteorologica Mondiale, hanno omologato un nuovo record di temperatura massima registrata nella zona artica, precisamente in Siberia.
Il primato è pari a 38 gradi Celsius, limite toccato dalle strumentazioni di rilevazione nella città
russa di Verkhoyansk durante un'eccezionale e prolungata ondata di caldo siberiano.
Ma, come si può intuire, tale primato non è purtroppo una buona notizia. "Questo nuovo record dell'Artide fa parte di una serie di osservazioni comunicate all'Archivio WMO delle Condizioni Meteorologiche e Climatiche Estreme che rappresentano un campanello d'allarme per il nostro clima che cambia", ha commentato in un comunicato il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite, Petteri Taalas.
Nel corso dell’ondata di caldo eccezionale, dovuta al riscaldamento globale, le temperature medie nella Siberia artica si sono mantenute 10 gradi Celsius sopra la norma per gran parte dell'estate
dell'anno scorso, alimentando incendi devastanti e causando una massiccia perdita di ghiaccio in uno dei tre anni più caldi mai registrati.
Proprio l'Artide, ricorda l'Organizzazione Meteorologica Mondiale, è tra le regioni che si stanno riscaldando più rapidamente nel mondo, ad un ritmo più del doppio della media globale.
L’agenzia meteorologica dell’Onu si sta occupando ora dell’omologazione di altri due primati, anch’essi strettamente connessi al global warming: le temperature di 54,4 gradi Celsius
registrate nel 2020 e nel 2021 nel luogo più caldo della Terra, la Death Valley in California, e il record europeo di 48,8 gradi segnalato l'estate scorsa in Sicilia.
(Unioneonline/l.f.)