Niente più barba o capelli lunghi, via i militari sovrappeso, stop a una preparazione militare che tenga conto del genere in favore «dei più alti standard maschili». E, ancora, tabula rasa delle «scorie ideologiche» lasciate dall'amministrazione precedente e dell'ideologia «woke». Perché l'obiettivo è uno solo: «Risvegliare lo spirito guerriero», per rendere quello americano l'esercito «più letale e dominante del pianeta. Non solo per pochi anni, ma per i decenni e le generazioni a venire, per secoli». Con queste parole, a Quantico, in Virginia, migliaia di generali e ufficiali dell’esercito Usa sono stati “redarguiti” e ammaestrati dal Segretario alla Guerra, Pete Hegseth, ex volto televisivo di Fox News e fedelissimo di Donald Trump.

I militari sono stati convocati in massa nei giorni scorsi, senza che l’amministrazione fornisse loro i dettagli della maxi-riunione. Poi dal palco Hegseth prima e Donald Trump poi hanno chiarito il motivo: illustrare quello che dovrà essere il nuovo corso dell’esercito a stelle e strisce.

Il primo a prendere la parola è stato Hegseth, secondo cui, «il nostro compito - ha detto rivolto ai militari - è prepararsi alla guerra e vincerla». Il capo del Pentagono ha criticato duramente quelli che ha definito «decenni di decadenza» causati dalle politiche che promuovono la diversità e l'inclusione nelle forze armate statunitensi. Quindi, stop al politically correct, perché da ora si può dire che è «inaccettabile vedere generali grassi nelle stanze del Pentagono» e anche soldati «barbuti».

«Dobbiamo essere così forti – ha detto invece Trump – che nessuna nazione oserà sfidarci, così potenti che nessun nemico oserà minacciarci e così capaci che nessun avversario potrà nemmeno pensare di batterci».

Il presidente ha ribadito inoltre di meritare il Nobel della Pace, perché in caso contrario «sarebbe un grande insulto al nostro Paese».

«Del resto, ha ricordato, se la situazione in Medioriente si risolverà, avrò fatto finire otto guerre in otto mesi. Non male. Nessuno ci è mai riuscito», ha affermato.

Poi, la stoccata alla Russia, senza però citarla direttamente: «Di nucleare ne abbiamo più di chiunque altro ma non vogliamo neanche pensare a usarlo, se qualcuno lo menziona noi siamo pronti ma spero di non doverlo usare».

(Unioneonline)

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